Vescovo di Gabala, Siria, all'inizio fu amico di Giovanni Crisostomo, ma, in seguito, si oppose a quest'ultimo nel sinodo della Quercia del 403 dove fu decretata la sua destituzione. Palladio lo accusò di essere stato il responsabile del trasferimento del patriarca da Cucusio a Pitio. Si spense dopo il 408.
OPERE
È andato perduto il suo Commento alla lettera ai Galati ma si conservano una trentina di omelie. Inoltre, attraverso le catene bibliche, ci sono giunti alcuni frammenti dei suoi commenti alle lettere di Paolo.