Discepolo di Antonio l'Eremita che, alla morte di quest'ultimo, passò a dirigere la colonia di monaci di Pispir. Di lui sono state conservate sei lettere in greco e quindici in siriaco. Le sue lettere sono la fonte più ricca - dopo gli Apoftegmi - per conoscere il monachesimo primitivo fiorito nel deserto egiziano. Egli sosteneva che l'anima potesse raggiungere il cielo già sulla terra, mentre altri autori ritenevano che potesse raggiungerlo solo "post mortem". Questa tesi permette di considerare Ammonas un precursore del misticismo cristiano.