Papa (217‑222). Decretò la scomunica di Sabellio. A lui viene attribuita l'opera chiamata da Tertulliano «Editto perentorio», che permetteva il perdono dei peccati di adulterio e fornicazione a coloro che avevano scontato la debita penitenza. Tale attribuzione si basava sul fatto che il suo autore veniva soprannominato « pontifex maximus » e « episcopus episcoporum ». In favore di questa tesi si pronunciarono G. B. De Rossi, A. Harnak, P. Batiffol, K. Müller e W. Koehler. Contro questa tesi si schierarono G. Esser, K. Adam, P. Galtier, A. Ehrhard e J. Quasten. Oggi appare difficile attribuire l'«Editto perentorio» a Callisto.