Dall'anno 440 fu vescovo di Seleucia in Isauria. Nel 448 votò contro il monofisismo nel concilio di Costantinopoli. Nel 449, durante il « latrocinio di Efeso », fu favorevole a Eutiche e a Calcedonia si oppose alla sua condanna e a quella di Dioscoro firmando il Tomo di papa Leone Magno. Nel 458 firmò, insieme ad altri vescovi di Isauria, una lettera diretta a Leone I sollecitando la destituzione del patriarca monofisita di Alessandria, Timoteo Eluro. Morì nell'anno 469.
OPERE
Ci sono giunti trentanove sermoni - oltre ad altri due erroneamente attribuiti a lui - e due libri Sulla vita e i miracoli di santa Tecla.