(c. 540‑c. 600). Arcivescovo e scrittore. Fratello maggiore di Isidoro di Siviglia. Nel 582 si recò a Costantinopoli dove fece amicizia con Gregorio Magno. Questi, nel 595, gli dedicò il Commento a Giobbe. Come arcivescovo di Siviglia, fu artefice della conversione del re visigoto Recaredo (587) e nel III concilio di Toledo (589) contribuì alla strutturazione della Chiesa visigota.
OPERE
Sono giunte fino a noi un'opera sulla Formazione delle vergini e disprezzo del mondo e un sermone dal titolo: Trionfo della Chiesa per la conversione dei Goti.