Nacque in Oriente da una famiglia molto probabilmente ebrea. Convertitosi al cristianesimo e preoccupato del diffondersi dello gnosticismo, visitò Roma durante l'episcopato di Aniceto (154‑165) e vi rimase anche sotto quello di Eleuterio (174‑189). Approfittò di quella visita per raccogliere informazioni riguardo agli insegnamenti impartiti nelle Chiese principali e con particolare attenzione a quelli della Chiesa di Roma.
OPERE
I suoi scritti ci sono giunti in modo frammentario, il che dispiace poiché erano in particolar modo riferiti alla Chiesa primitiva e, soprattutto, a quella giudeo‑cristiana. Scrisse cinque libri di Memorie diretti soprattutto contro gli gnostici ma nei quali vi sono anche riferimenti alla dottrina della Chiesa dell'epoca.
TEOLOGIA
Egesippo viene considerato- in base alla testimonianza di Eusebio- uno dei primi testimoni non biblici vicini ad una tradizione apostolica trasmessa alla Chiesa. Inoltre, Egesippo sottoscrive la tesi della successione episcopale per la quale i vescovi erano i successori in linea diretta degli apostoli (anche se C.H. Turner ed E. Caspar hanno sostenuto, a nostro giudizio non molto fondatamente, l'impossibilità che Egesippo abbia difeso una tesi simile). In campo mariologico, però, i dati fornitici da Egesippo si scontrano con l'insegnamento cattolico successivo su Maria, giacché considerava Giacomo «fratello di Gesù nella carne», non parente o cugino e, inoltre, forniva i nomi di due sorelle del Cristo, secondo quanto indicato in Mc 6,3 e in Mt 13,55.