Nacque a Sinope, figlio di un vescovo il quale lo scomunicò per le sue tesi eretiche. Fece un viaggio a Roma verso il 140 e qui frequentò regolarmente le riunioni dei cristiani. La comunità romana sconvolta dalle sue idee chiese a Marcione di rendere conto della sua fede. L'avvenimento si concluse con la scomunica di Marcione nel 144. A differenza di altri gnostici, Marcione non si limitò a creare una scuola, ma costituì una chiesa gerarchizzata la cui liturgia era molto simile a quella romana. Verso il 154 la sua chiesa aveva succursali in tutto il mondo conosciuto e di fatto ebbe seguaci fino al Medioevo.
OPERE
Scrisse soltanto l'Antitesi, ma quest'opera non è giunta fino a noi e nemmeno ci è giunta la lettera che scrisse ai dirigenti della Chiesa di Roma nella quale esponeva la sua fede.
TEOLOGIA
Secondo Ireneo, Marcione aveva una certa affinità con il pensiero di Cerdone, che lo spinse a disprezzare il Dio dell'Antico Testamento ed a collocare sopra di lui ¾ un dio perverso ed inferiore ¾ il Cristo, che procede dal Padre. È probabile che questo spieghi perché Policarpo lo avesse denominato « primogenito di Satana ». Marcione ammetteva come canonici soltanto il Vangelo di Luca ed alcune lettere di Paolo, ma in una versione mutilata. A. von Harnak non lo considera propriamente uno gnostico e così pure C. Vidal Manzanares lo esclude dall'elenco dei maestri gnostici. Naturalmente esistono alcune importanti differenze fra la gnosi e il marcionismo. Nonostante ciò, alcuni studiosi credono che la mescolanza di paganesimo e cristianesimo in Marcione sia sostanzialmente simile a quella degli gnostici. Sul piano cristologico, per Marcione Gesù non è il Messia dell'Antico Testamento né è nato dalla vergine Maria. Gesù si limitò a manifestarsi nell'anno 15 di Tiberio nella sinagoga di Cafarnao. Versando il suo sangue sulla croce, redense le anime che giacevano in potere del demiurgo. La salvezza era limitata all'anima ¾ tesi di possibile influenza gnostica ¾ e aveva effetto soltanto per coloro che conoscevano la dottrina di Marcione.