Monaco che visse in Galizia sul finire del IV secolo e inizio del V. Superata la probabilità di una condanna da parte dei vescovi dell'Andalusia per l'accusa di priscillianesimo, poiché i sospetti erano poco fondati, fu invitato a Roma da Innocenzo I per fornire un'esatta spiegazione della sua dottrina. Spinto da questa occasione, scrisse il Libello sulla fede. Assolto, tornò in Spagna. Morì alcuni anni dopo essere scampato all'occupazione dei Vandali, ma non è stato possibile fissare la data esatta della sua morte (verso il 425).
OPERE
Le opere indiscutibilmente sue sono: la Lettera a Gennaro sulla reintegrazione del lapso o sulla caduta (opera dedicata a un monaco diacono che aveva fornicato con una vergine consacrata e nella quale sono contenuti dati importanti per la storia del monachesimo in Spagna) e il Libello sulla fede (opera sconcertante per la simpatia che Bachiario dimostra verso l'orfismo e l'astrologia così come per l'assenza di condanna a Priscilliano). G. Morin ha attribuito allo stesso due lettere del manoscritto di Sant Gall 190 che ben evidenziano chiare influenze priscillianiste.