Fino agli studi di A. E. Burn e G. Morin sapevamo poco su questo vescovo che si era giunti a confondere con Niceta di Aquileia (454‑485) e con Nicezio di Treviri (527‑566). Sembra che Niceta abbia esercitato il suo ministero in Remesiana e che sia morto dopo il 414. Fu autore di una istruzione ai catecumeni, che non ci è giunta completa, di un trattato dal titolo: De diversis appellationibus (cioè Iesu Christo convenientibus), di un sermone Sull'utilità del canto sacro, di un altro dal titolo: De vigiliis e di un Te Deum.