Nome convenzionale dato all'anonimo autore di un commento alle lettere dell'apostolo Paolo, composto presumibilmente a Roma nella seconda metà del IV secolo, molto probabilmente sotto il pontificato di papa Damaso (366-384). Nella maggior parte dei manoscritti, l'opera viene attribuita ad Ambrogio, in altri manoscritti ad Ilario, infine un terzo gruppo di manoscritti non l'attribuisce a nessuno. Attualmente, non è stato ancora possibile determinare se si tratti di un personaggio di formazione giudaica o pagana e se l'influsso teologico derivi dai Padri latini o dai Padri greci.