Tempo libero - DIZIONARIO DELLA CULTURA

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Tempo libero

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E' il tempo di cui disponiamo liberamente al di fuori degli obblighi e delle costrizioni abituali.
I Greci usavano il termine scholé, che significa contemporaneamente assenza di lavoro, conversazione, studio, riposo e da cui deriva il termine scuola. I Romani contrapponevano otium (tempo libero) a negotium (assenza di tempo libero o affare).
Il tempo libero è uno spazio di libertà in cui l'individuo si rifà fisicamente e mentalmente, in cui può realizzarsi sviluppando le proprie capacità. Oggi, il tempo libero è concepito in rapporto alla formazione permanente e al progresso culturale delle persone e dei gruppi.
J. Dumazedier ha sottolineato con vigore il rapporto che esiste tra il tempo libero, l'educazione e la cultura. Per essere benefico culturalmente, il tempo libero deve essere orientato verso lo sviluppo delle persone, perché il tempo libero per sé è ambivalente e può essere impiegato sia nella crescita degli individui che nel loro degrado e in divertimenti disumananti. Le società moderne richiedono una educazione al tempo libero, mentre diminuiscono le ore di lavoro e i media offrono a tutti larghe possibilità per approfittare utilmente dei periodi liberi.

Rapporto con il lavoro e con la libertà
Gli attuali studi sul tempo libero dimostrano che questo tempo è diversamente interpretato secondo la varietà dei contesti socio‑economici: regime liberale, socialista, comunista: M. F. Lanfant, 1974. Teniamo presente che il tempo libero è ordinariamente concepito nel suo rapporto con il lavoro e con la libertà.
Per i teorici del marxismo, il tempo libero deve essere concepito come una conquista degli operai che devono recuperare il lavoro fornito senza contropartita per produrre il plus‑valore. I regimi comunisti hanno voluto una considerevole riduzione del tempo di lavoro per permettere ai lavoratori di dedicare le ore libere alla costruzione del socialismo: S. Strumilin 1959. Ma, nei paesi comunisti stessi, gli osservatori si sono resi conto che il tempo libero era piuttosto in diminuzione a causa della lentezza dei trasporti, delle lunghe file d'attesa nei negozi, dei compiti domestici che si venivano ad aggiungere ai lavori esterni. Se i regimi socialisti hanno cercato di offrire, nei grandi centri, programmi ricreativi, artistici e sportivi finanziati dai fondi pubblici, lo Stato, per parte sua, si è visto obbligato a lottare contro l'inoperosità, la delinquenza, l'alcoolismo che spesso imperversano là dove mancano i servizi comunitari e i mezzi di animazione culturale. Queste difficoltà hanno condotto diversi paesi socialisti a ridefinire la propria politica del tempo libero, abbandonando l'approccio del collettivismo rigido.
Nelle democrazie liberali, il tempo libero è considerato come un'estensione delle libertà della persona che deve essere garantito con adeguate misure sociali. I sindacati operai propongono una ridistribuzione dell'orario che assicuri una maggiore flessibilità dei periodi di lavoro e dei tempi liberi nel corso della giornata, della settimana, dell'anno e di tutta la vita.
La critica sociale dimostra che il tempo libero rischia d'essere deprezzato da una sopravvalutazione della razionalità e della produttività, dall'aumento dell'edonismo - la fun morality, di cui parla Martha Lowenstein - e dello sfruttamento commerciale del tempo libero stesso. I media, in particolare, sono oggetto di una critica severa: la TV, secondo alcuni, avrebbe per effetto di distrarre la massa dei lavoratori e di far loro accettare un sistema economico in cui i medesimi interessi finanziano contemporaneamente le imprese e i media. I poteri economici sono interessati a perpetuare un modello determinato di produzione e di consumo, e una larga parte della pubblicità specula sul tempo libero come momento ideale per il consumo. Dietro il tono negativo di queste analisi, bisogna riconoscere i problemi reali che pone l'estensione di una cultura di massa propagata senza criterio etico.

Tempo libero e Cultura
Per essere umanamente arricchente, il tempo libero nelle società complesse deve essere liberato dalle manipolazioni ideologiche o dagli appetiti economici di cui è troppo facilmente oggetto.
Il puro liberalismo, come il socialismo, tendono ad alienare l'uomo moderno privandolo di un tempo libero veramente libero. Uno degli obbiettivi prioritari di ogni promozione culturale, è quello di assicurare democraticamente le condizioni di un tempo libero che arricchisca e sia formativo per tutti gli elementi della popolazione, rivolgendo una speciale attenzione alle classi più disagiate, ai gruppi di emarginati, agli immigrati, ai giovani, agli anziani, agli individui detti non‑produttivi. La prima educazione, come la formazione permanente, devono affrontare seriamente il problema moderno del tempo libero, che può diventare un tempo prezioso per perfezionare le proprie conoscenze, per partecipare al progresso delle arti, delle scienze, della cultura in genere. Il tempo libero può così diventare un'occasione di sano divertimento, di riposo, di sviluppo personale e di promozione umana per tutta la collettività. Bisogna anche che possibilità concrete siano offerte al maggior numero di persone.
I governi devono tenere conto di questo obbiettivo nella loro politica culturale. Molti paesi hanno istituito, a questo effetto, un Ministero del Tempo Libero che, oltre agli sports, cerca di favorire lo sviluppo culturale con un sano uso del tempo libero. Occorre che i cittadini e gli organismi privati si sentano incoraggiati ad una utilizzazione benefica di questo vasto spazio‑tempo che costituisce il tempo libero nell'attuale società, ma sempre nel rispetto della libera partecipazione di tutti gli interessati. Il tempo libero può allora divenire un tempo di formazione per l'arricchimento dell'individuo, delle comunità umane e di tutta la società.
La Chiesa riconosce l'importanza del tempo libero per fortificare la salute dello spirito e del corpo, per arricchire le proprie conoscenze, per ampliare le relazioni fraterne, per partecipare ad attività culturali umanizzandole ed impregnandole di spirito cristiano: Gaudium et Spes, 61.

Vedi
Educazione permanente
Lavoro
Turismo
Animazione culturale

Bibl.: N. Anderson 1961. W. Andreff 1989. J. Dumazedier 1962, 1988. J.R. Kelly 1985. M. F. Lanfant 1974. R. Meyerson 1969. P. Simonnot 1988. M.A. Smith et al. 1973. S. Strumilin 1959. J. Urry 1990. N. Elias et al. 1994. H. Risse 1991.
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