Rivoluzione culturale - DIZIONARIO DELLA CULTURA

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Rivoluzione culturale

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Sconvolgimento provocato in una società da avvenimenti o da politiche che trasformano in profondità le istituzioni, le mentalità, le abitudini. Si dirà, per esempio, che l'industrializzazione è stata accompagnata da una rivoluzione culturale, che i mass‑media hanno portato con sé una rivoluzione culturale, che la secolarizzazione della società tecnica ha prodotto una rivoluzione culturale. L'espressione può, in questi casi, essere utile come sintesi descrittiva, ma ha bisogno di essere precisata.
La rivoluzione culturale assume un senso nettamente politico quando diventa il progetto volontarista di un nuovo Stato che s'instaura a seguito di un capovolgimento di regime o di una liberazione nazionale. Questo si produce in molte antiche colonie e nei paesi sottoposti a regimi totalitari sia di sinistra che di destra. La lotta ideologica mira allora alla rivoluzione culturale. I Khmer rossi, per esempio, perseguivano esplicitamente la rivoluzione culturale nel Kampucea negli anni 1975‑1978. Un altro esempio è quello della diffusione culturale islamica in molti paesi. E il caso dell'Iran, dopo la caduta dello Scià, dove la rivoluzione culturale si propone di lottare contro l'occidentalizzazione delle università nazionali per sostituirvi « una cultura islamica autonoma e autosufficiente ». Il Consiglio Superiore della Rivoluzione Culturale è incaricato d'islamizzare l'insegnamento superiore: « L'università islamica, inserita in un'autentica società islamica, deve formare ricercatori islamici, in modo da islamizzare il sapere »: Per un mondo nuovo, II, 3‑4, 1986.
L'espressione rivoluzione culturale ha, d'altra parte, acquisito un'accezione storica particolare nell'esperienza rivoluzionaria dell'URSS e della Cina.
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