HARRAN - HEBRON - DIZIONARIO BIBLICO

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HARRAN - HEBRON
HARRAN
Città del nord-ovest della Mesopotamia, sulle rive del Balih, affluente dell'Eufrate. È la città nella quale Abramo, proveniente da Ur e diretto in Canaan, sostò lungamente con l'intera famiglia (Gen. 11, 31 s.; 12, 4 s.), mentre Nahor vi prendeva sede stabile per sé e per la sua discendenza (Gen. 24, 10; 27, 43); da questa, più tardi Giacobbe verrà a scegliersi la moglie (Gen. 28, 10; 29, 4 s.). All'epoca dei Patriarchi, H. era una città assai fiorente, punto d'incontro delle grandi vie commerciali di Siria, Assiria e Babilonia: la designazione assira Harranu (espressa con l'ideogramma d'un crocevia) significa appunto "via", significato mantenuto anche dalla più tardiva denominazione Paddan-Aram (Padanu = via, strada). Nei documenti di Mari, H. è spesso menzionata. Pure mantenendo il suo fondamentale carattere sumero-accadico, la città era allora sotto l'influenza preponderante di Amorrei e Hurriti: ai tempi della la dinastia Babilonese un'alleanza tra Amorrei viene conclusa nel tempio della divinità lunare Sin; divinità importata probabilmente da Ur. Nell'epoca Assira, Teglatfalasar I, Sargon e Sennacherib ricordano "nelle loro iscrizioni sia come meta di cacce sia come obiettivo di conquista. Caduta l'Assiria sotto i colpi di Nabopolassar, Asur-Uballit tenterà in H. l'estrema resistenza. Verso la fine dell'epoca babilonese, Nabonid fa ricostruire in H. il tempio di Sin dopo una presunta visione degli Dei che gli predio cono la vittoria di Ciro su Astiage. Al tempo dei Romani H., detta Charrae, resta famosa per la sconfitta di Crasso e più tardi per l'uccisione dell'imperatore Caracalla. Ai nostri giorni è ridotta a un piccolo villaggio tra ruderi.
[G. D.]

BIBL. - R. T. O'CALLAGHAN, Aram Naha-raim, Roma 1948; S. MOSCATI, L'Oriente Antico, Milano 1952.

HEBRON
Città nelle montagne di Giuda (Ios. 15, 54), 37 km. a sud di Gerusalemme, anticamente chiamata Qiriath 'Arba' ("città dei quattro") ed oggi el-Halil ("l'amico" di Dio) per l'appellativo dato ad Abramo già nell'antichità (Iubil. 19, 9). Fu costruita sette anni prima dell'egiziana Tanis (Num. 13, 22) da Hurriti, sedentari non semiti, discesi dalle montagne dell'Armenia dopo il 2000 a. C.: hurriti, ed attestati in Nuzu, sono infatti i nomi dei clan di Hebron, Anac e i suoi tre figli (Num. 13, 22; Ios. 15, 14; Iudc. 1, 10) (cf. R. De Vaux, in RH, 55 [1948] 325 s.). Divenne residenza del patriarca Abramo, dopo l'abbandono di Bethel (Gen. 13, 18): quivi il patriarca ebbe mutato il nome (17, 5), ospitò i tre angeli (18, 1 ss.), gli nacque Isacco (21, 3), morì Sara e fu sepolta nella grotta di Macpelah, acquistata dagli abitanti del luogo e destinata a sepolcreto di famiglia (49, 30- 31; 50, 13). Fu residenza temporanea anche di Isacco (35, 27) e Giacobbe (37, 14): di qui Giacobbe discese coi figli in Egitto (37, 14; cf. 46, 1). Ad H. Mosè inviò gli esploratori (Num. 13, 23). Nell'occupazione della Palestina, diretta da Giosuè, H. fu presa, il suo re Oham ucciso e la popolazione sterminata o dispersa (Ios. 10, 3-39; 11, 21; 12, 10) e ripopolata con Caleb (Ios. 14, 13). Divenuta poi città di rifugio (Ios. 20, 7) e di sacerdoti (Ios. 21, 11.13; I Par. 6, 55.57), vi si rifugiò David, perseguitato da Saul, che la fece capitale provvisoria per sette anni é mezzo (2Sam. 2, 1.3.11.32; I Reg. 2, 11; I Par. 29, 27). Quivi David fu riconosciuto ed unto re su tutto Israele (2Sam 5, 1.3; I Par. 11, 1.3; 12, 2.3.38), gli nacquero sei figli (2Sam 3, 5; I Par. 3, 1.4); quivi Abner fu ucciso da Ioab e sepolto (2Sam 3, 27.32) accanto a Baana e Recab, uccisori di 18baal, giustamente puniti per ordine di David (2Sam 4, 12). Absalom fece di H. il centro della rivolta contro il padre (2Sam 15, 7-10) e Roboam la fortificò (2Par. 11, 10). Durante l'esilio cadde in mano agli Edomiti, da cui la riprese Giuda Maccabeo (I Mach. 5, 65). Trasformata in covo di ribelli durante la guerra giudaica fu incendiata da Cereale, luogotenente di Tito (F. Giuseppe, Bell. IV, 9, 7.9). Di poca importanza durante il periodo bizantino, dopo l'occupazione araba del 634 divenne una delle loro quattro città sacre per il ricordo di Abramo. Il sito primordiale di Qiriath 'Arba' sussiste nelle rovine di el-Arba'in, nella collina di er Rumeideh, non scavate sistematicamente ma con evidenti tracce del Bronzo II (2000.1600) e del Ferro Il (600-300 a. C.).
[A. R.]

BIBL. - H. VINCENT - F. M. ABEL, Hébron, Le Haram el- Khalil. Parigi 1923; F. M. ABEL, Géographie de la Palestine, II. Parigi 1938, p. 345 ss.

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