GOZZELINO GIORGIO - AUTORI MARIANI

80 Teologi di varie confessioni religiose
che scrivono su Maria.
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GOZZELINO GIORGIO


GOZZELINO G., Affidamento a Maria Ausiliatrice madre della Chiesa, Centro Mariano Salesiano, Torino 1984; IDEM, Vocazione e destino dell'uomo in Cristo. Saggio di antropologia teologica fondamentale (Protologia), LDC, Leumann 1985; IDEM, Ecco tua Madre. Breve saggio di mariologia sistematica, EDC, Leumann 1998.

1. L'AFFIDAMENTO A MARIA
Secondo questo autore, i concetti di consacrazione e di affidamento non sono intercambiabili, perché i contenuti che essi esprimono non coincidono e, quindi, il loro uso dovrà essere regolato con precisione per non cadere nell'equivoco, attribuendo al termine affidamento i contenuti di consacrazione e viceversa. G. Gozzelino espone la distinzione tra i due termini, precisando l'affidamento (come movimento ascendente dell'uomo in risposta all'azione consacratoria discendente di Dio) in modo da evitare ogni rischio di inconscio pelagianesimo. Appellandosi al Concilio Vaticano II ed alla pratica linguistica di Giovanni Paolo II, egli spiega che «la consacrazione, quando venga intesa nel senso più stretto, designa il dinamismo discendente dell'azione di Dio che solleva gli uomini alla partecipazione della Sua ricchezza, e dunque rappresenta la pro-posta (= ciò che Dio mette davanti, l'iniziativa che assume in rapporto alla salvezza od ad una particolare missione) presentata alla libertà umana. Mentre viceversa, l'affidamento designa il dinamismo ascendente dell'azione dell'uomo che si lascia prendere da Dio, ossia è la risposta (= il sì umano, reso possibile da Dio medesimo, all'offerta di Dio) che scaturisce dalla libertà umana quando accetta l'opera di Dio nella propria storia». Gozzelino indica pure il significato profondo dell'atto di affidamento a Maria, che non è solo una formula di preghiera rivolta a lei, ma la decisione di inserirci nella sua risposta a Dio, «di buttarci nelle acque possenti e vorticose della santità di Maria»: «Per sé l'atto è una preghiera di consegna di se stessi a Maria, incarnata in una formula che dà voce alla volontà di affidarsi a lei. La formula può esprimersi in un testo ufficiale da recitare in qualche occasione di particolare importanza, o può tradursi in parole proprie da pronunciare nel momento che ciascuno ritiene più opportuno. Ciò che davvero conta, infatti, è la volontà espressa dalla formula. L'affidamento, cioè, consiste in una serie di decisioni: eccoci al nocciolo della questione. Consiste nel proposito di immergersi il più profondamente possibile, come lasciano intendere le due parole chiave: 'affidamento' e 'Maria', nella risposta personale che la Madonna ha dato e dà all'opera di salvezza di Dio a favore dell'umanità. Di farlo, anzi, per lo scopo preciso di impregnare se stessi della vitalità straordinaria del consenso di Maria a Dio».

2. L'IMMACOLATA CONCEZIONE
Traendo lezione dal dibattito della teologia contemporanea sul peccato originale, G. Gozzelino si propone di non rinunciare all'intelligenza, né al mistero, ma di coniugare entrambi in uno sforzo di fedeltà alla tradizione e di inserimento nella cultura contemporanea: «... se la trascendenza del mistero deve essere mantenuta integra, la ricerca di razionalità nuova e più profonda deve essere parimenti continua ed instancabile, né la proposizione della verità può ridursi alla ripetizione pigra e stanca delle formule stereotipe maturate nel passato».Gozzelino accetta le istanze delle moderne interpretazioni del peccato originale (condizionalismo, attualismo e tradizionalismo) reputando di non dover «contrapporre posizione a posizione», ma di «tentare l'integrazione delle loro possibilità».
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