FEUILLET ANDRÉ - AUTORI MARIANI

80 Teologi di varie confessioni religiose
che scrivono su Maria.
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FEUILLET ANDRÉ (1909-1998)

FEUILLET A., Jésus e sa Mére d'après les récits lucaniens de l'enfance et d'après saint ]ean, Gabalda, Paris 1974.

Nel suo volume, A. Feuillet sottolinea la «grandezza del fiat della Serva del Signore», cui è sospesa la realizzazione del mistero dell'incarnazione redentrice: «Tutto l'evento soteriologico prende come punto di partenza il sì di Maria». Ma non sarebbe veritiero negare la drammaticità del messaggio, cui Maria acconsente anticipando la terza domanda del Pater (Mt 6,10): «Ella aveva pensato di consacrare a Dio la sua verginità. Ed ecco che il messaggio dell'angelo viene apparentemente a sconvolgere tutti i suoi piani, in modo assolutamente sconcertante... Quando queste parole straordinarie, incredibili umanamente parlando, furono pronunciate davanti alla Vergine, esse furono innanzitutto una dura prova per la sua fede». Ma quale fu l'oggetto della fede della Vergine?, si chiede Feuillet. Conobbe che il Messia sarebbe stato Figlio di Dio in senso stretto, come lascia intendere il racconto evangelico posteriore di circa mezzo secolo agli avvenimenti? La risposta dell'esegeta francese è chiara, pur nelle sfumature che la caratterizzano: «È certo che in tutta questa scena la Vergine è trattata da Dio come uno strumento libero che dà il suo consenso solo con conoscenza di causa. Ora tra una maternità, anche messianica, che sia puramente umana, e la maternità divina, c'è un abisso. Sembra che si possa dire questo. Maria ha dovuto avere fin dall'inizio una certa intuizione della divinità intesa in senso stretto di suo Figlio... Si può però concedere che l'intuizione di Maria doveva restare avvolta d'oscurità». Il vangelo di Giovanni conferma in modo equivalente la fede di Maria espressa in Lc 1,30, quando racconta che la Madre di Gesù si sottomette al Figlio senza discutere, nonostante le sue parole sconcertanti: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2 5). É un «atto di fiducia totale» in Gesù.

Maria nella teologia contemporanea, pp. 303-304.
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