P. GAECHTER, Maria im Erdenleben. Neutestamentliche Marienstudien, Innsbruck, Tyrolia Verlag, 1953.
Nella linea di accentuazione dell'umanità di Maria si muove P. Gaechter, che intitola la sua raccolta di studi mariani neotestamentari Maria nella vita terrena. A parte alcune ipotesi originali, come il trasferimento del Magnificat a dopo la nascita di Gesù, Paul Gaechter segue il Willam nell'inquadrare i racconti evangelici nel contesto palestinese e insiste sulla ordinarietà della vita di Maria, che «visse in tutto come le sue compagne d'età e di sesso di Nazareth». Date le poche notizie circa le scuole per donne, Maria non dovette essere una persona istruita; al contrario fu caratterizzata dalla «tapéinosis» (Lc 1,48), che indica povertà, umiliazione e persecuzione; anzi la situazione creata dalla concezione verginale avrebbe posto Maria in un clima di solitudine e incomprensione da parte dell'ambiente, che il Gaechter caratterizza psicologicamente come «depressione», da cui sarebbe liberata con la nascita di Gesù.