Naaman, una catechesi su Dio - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA

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Naaman, una catechesi su Dio

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Non sempre il potere coincide con la buona salute. E’ il caso di Naaman,  capo dell’esercito del re di Aram. È un personaggio autorevole e stimato, “perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la vittoria agli Aramei”. Purtroppo,  è affetto dalla lebbra. Desideroso di guarire non riesce, finché ricorre alla religione spinto dalla serva ebrea, che era stata rapita in una delle tante razzie aramee. Costei consiglia a Naaman di farsi vedere da un uomo di Dio che è in Samaria. Egli chiede il suo parere al re, il quale gli consiglia di farlo aggiungendo che avrebbe inviato una lettera al re di Israele. Naaman prende dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci vestiti. Arriva in Samaria, espone le sue necessità all’uomo di Dio che gli consiglia  di bagnarsi sette volte nel fiume Giordano. Ciò suscita l’ira di Naaman il quale contesta che i fiumi del suo paese non sono da meno del Giordano. Il servo gli consiglia di eseguire quanto disposto da Eliseo perché se costui avesse ingiunto qualcosa di più gravoso egli certamente l’avrebbe eseguita. Naaman si bagna nel Giordano e la sua carne ridiviene come quella di un giovinetto: era guarito. Il racconto acquista l’aspetto di una catechesi su Dio nel momento in cui il guarito dichiara: “Ebbene, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non Israele”. La dichiarazione di Naaman è importante poiché nel periodo dell’idolatria pensare che vi sono uomini ritenuti “uomini di Dio” è importante perché sono punti di riferimento e di chiarezza per tutti quelli che sono traballanti nella loro fede o vogliono certezze. Il nostro tempo non sembra molto dissimile da quello di Eliseo.

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