Ioèl ed Abià, il perché di una scelta - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA

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Ioèl ed Abià, il perché di una scelta

I
L’occasione per la scelta del re in Israele è dato da una circostanza che certamente non è edificante. Samuele ha due figli Ioèl ed Abià. Essendo lui vecchio li stabilisce giudici di Israele ed esercitano l’ufficio a Bersabea. Tutti possono immaginare che i figli si comportino come il padre. Ma così non è. Il redattore del primo libro di Samuele deve necessariamente riscontrare che  “I figli di lui però non camminavano sulle sue orme, perché deviavano dietro il lucro, accettavano regali e sovvertivano il giudizio”. E’ triste accorgersi da parte del popolo che coloro i quali debbono esercitare un ufficio per il bene comune deviano andando dietro al lucro, ai regali, e peggio ancora, sovvertendo il giudizio. Non c’è più equità e rettitudine. Naturalmente questo crea sbandamento, solitudine e ricerca di sicurezza. Il popolo infatti si raduna tramite i suoi anziani. Costoro vanno a Rama da Samuele e rappresentano lo stato delle cose. “Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli . Ora stabilisci per noi un re che ci governi, come avviene per tutti i popoli”. Samuele comprende bene che la richiesta è cattiva e si rivolge al Signore. Il quale gli suggerisce di accettare la proposta perché essi non hanno rigettato Samuele, ma Dio stesso perché non regni su di loro. Essi infatti continuano a comportarsi così come si sono comportati da quando sono usciti dall’Egitto e cioè di abbandonare Dio per seguire altri dei. Conseguentemente: “Ascolta pure la loro richiesta, però annunzia loro chiaramente le pretese del re che regnerà su di loro”. Sarà una svolta politica di non poco conto per Israele, ma è triste non riuscire ad essere onesti e giusti ed avere bisogno invece di qualcuno che ci sovrasti col potere.

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