La costruzione del tempio è essenziale per la vita degli ebrei. Questi al ritorno dell’esilio si sono scoraggiati per la costruzione della casa di Dio. Il profeta li esorta a non scoraggiarsi ma a riprendere immediatamente i lavori. Non è giusto infatti che gli ebrei vivano in case comode mentre quella di Dio è in rovina. E’ necessario che vengano ripresi i lavori. Infatti afferma Dio: “In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria”1,8. Il tempio è il luogo della presenza di Dio ed è il luogo della identità nazionale. In esso infatti ognuno trova se stesso e Dio. L’esortazione a riprendere i lavori è suggerita anche perché il tempio diventa un motore economico non indifferente per la nazione e per la sua ricostruzione 2,15-19. Da un punto di vista teologico il profeta ribadisce che Dio è con loro: “…coraggio popolo tutto del paese dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi….secondo la parola dell’alleanza, che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.” 2,4-5. Non sarebbe male anche oggi, periodo di grande crisi economico-finanziaria, ricostruire l’unità del popolo con la sua fede in Dio e nella Chiesa.