Amos, il profeta semplice - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA
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Amos, il profeta semplice
A
Che Amos sia il profeta semplice e al contempo profondo lo si vede dalla sua origine. E’un pecoraio di Tekoa, vicino al deserto di Giuda. Viene chiamato da Dio mentre pascola il gregge ed esattamente viene preso da dietro il gregge. Dio lo manda a profetizzare a Israele. Il periodo storico sociale, si rifà al tempo di Geroboamo, che è un periodo di relativo benessere. La descrizione del profeta del tipo di vita spendacciona e smodata che la gente conduce depone male per il profeta, il quale viene cacciato fuori dalla sua patria. Il benessere di questo periodo facilmente fa dimenticare Dio, crea un contrasto enorme tra ricchi e poveri. La facile ricchezza fa trascurare il povero ed il sofferente, anzi fa sfruttarlo più facilmente. La liturgia del tempio scismatico di Betel, dove opera Amos, con il suo sfarzo tende a coprire il vuoto religioso che esiste nei potenti e la totale assenza di vera religiosità. Israele è paragonato dal profeta ad un cesto di frutta matura per indicare che è maturato il tempo del castigo e della punizione. Il progressivo allontanarsi da Dio conduce il popolo verso la distruzione. Ma c’è un resto che si salverà ed è questa la speranza di Israele. Si salverà perché osserverà la giustizia. Amos propugna la dottrina di Dio creatore, signore universale e difensore della giustizia. Il linguaggio che usa è semplice ed immediato come il linguaggio degli agricoltori e dei pastori. I quali stando a contatto con la natura e con gli animali hanno una percezione immediata della realtà, sanno cogliere i significati più nascosti e sanno prevedere la direzione della storia. Anche oggi si ha bisogno di capire col contatto con la natura come la si distrugge e come l’assenza di sobrietà e solidarietà e di vera religiosità sta portando l’uomo verso la distruzione.