Labano, l’arte dell’imbroglio - DIZIONARIO PERSONAGGI BIBBIA

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Labano, l’arte dell’imbroglio

L
La storia di Labano è una storia particolare perché intrisa di chiarezza, di ombre, di imbrogli, ma anche di ricerca del volere divino. Egli è il figlio di Nacor fratello di Abramo. Serve come cassa di sicurezza per la politica dei matrimoni a cominciare da Isacco. Abramo manda infatti Eliezer, suo servo a cercare la moglie per il figlio Isacco. Sarà Rebecca. Questa a sua volta, stanca delle mogli ittite del figlio Esaù, convince Isacco affinché mandi Giacobbe dal fratello Labano a trovare moglie e saranno a loro volta Lia e Rachele. L’imbroglio di Labano comincia proprio con il dare la figlia maggiore  in moglie a Giacobbe. Approfitta dell’oscurità per rifilare Lia, “dagli occhi smorti” a Giacobbe. Questi se ne accorgerà soltanto al mattino. Protesterà con lo zio, avrà anche Rachele ma deve lavorare altri sette anni. Così è costretto ben quattordici anni per avere le sue mogli. Dovrà stare altri sei anni, poi,  per avere il suo gregge. Come Labano ha imbrogliato Giacobbe così anche lui sarà imbrogliato da Giacobbe. Questi osserva, infatti, il patto di tenere per sé le bestie di coloro scuro o striate e chiazzate, ma le fa accoppiare in modo tale da avere bestie robuste, scure e punteggiate o chiazzate e striate. Costruisce così una grande fortuna, fino al punto che l’atteggiamento di Labano e dei figli cambia nei confronti di Giacobbe. Il quale, preoccupato,  riunisce le mogli ed i figli per discutere la situazione e sotto la spinta di Dio tutti decidono di partire: “In sogno….Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto. Ora alzati, parti da questo paese e torna nella tua patria”. Labano, messo al corrente della fuga di Giacobbe, lo insegue, finché non lo raggiunge nelle montagne di Galaad. Lo rimprovera perché è fuggito di nascosto, perché non ha  permesso di baciare le figlie, e così facendo di avergli impedito di festeggiare la sua partenza. Gli comunica che potrebbe fargli del male, ma che non lo fa perché “…il Dio di tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: Bada di non dir niente  a Giacobbe, né in bene né in male”. Infatti non gli dice niente, ma gli rimprovera di avergli rubato gli dei. Fa il giro delle tende per trovare il ladro. Non trovatolo deve subire le forti proteste di Giacobbe per essere stato accusato ingiustamente. Rachele, invece, sa perché proprio lei li ha rubati e nascosti imbrogliando il padre, facendo finta di avere le regole. Labano chiude ogni vertenza stipulando un’alleanza con Giacobbe. Insieme costruiscono una stele che non devono attraversare “per fare del male”. Sono storie complicate, ma l’autore sacro cerca di trovare in tutti gli avvenimenti un filo conduttore che riporta a Dio, facendo notare che questi personaggi anche nella loro rozzezza, credono in Dio e si lasciano condurre da Lui.
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