VEDI QUESTO MONDO MODERNO - DE FIORES

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VEDI QUESTO MONDO MODERNO

Rendi fratelli gli uomini

Da Giovanni VII (†707) che si proclamò «servo di Santa Maria» a Giovanni Paolo II, il testimone convinto della totale consacrazione mariana, i papi hanno professato una speciale devozione a Maria e si sono rivolti a lei con immensa fiducia. Sentiamo vibrare il cuore del grande pontefice Paolo VI, che resse la Chiesa in tempi difficili e poté affermare: «Nessuno è devoto di Maria quanto il papa», nella preghiera da lui rivolta alla Madonna nella basilica di S. Maria Maggiore nel 1° anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1963):


Vedi, o Maria, l'umanità intera,
questo mondo moderno in cui il disegno divino,
chiamò noi a vivere ed operare;
è un mondo che volta le spalle alla luce di Cristo;
e poi geme delle ombre paurose ch'esso cosi facendo crea davanti a sé.
La tua dolce voce umanissima, o bellissima fra le vergini,
o degnissima fra le madri, o benedetta fra tutte le donne,
lo inviti a volgere lo sguardo verso la vita che è luce degli uomini,
verso Te che sei la lampada foriera di Cristo,
sola e somma luce del mondo;
e implora al mondo la vera scienza della sua propria esistenza;
implora al mondo il gaudio di vivere come creazione di Dio,
e perciò il desiderio e la capacità di colloquiare, pregando, col suo Artefice,
di cui in sé riflette l'immagine misteriosa e beata;
implora al mondo la capacità di valutare ogni cosa come dono di Dio,
e la virtù perciò di operare con bontà
e di usare di tali doni con sapienza e con provvidenza.
Implora al mondo la pace. Rendi fra loro fratelli gli uomini, ancora tanto divisi;
guidaci ad una società piu ordinata e concorde.
Ai sofferenti - e sono tanti e nuovi, oggi, nelle presenti sventure - ottieni il conforto;
ai defunti l'eterno riposo.
Monstra te esse matrem. Fa a noi vedere che tu ci sei madre.
Questa la nostra preghiera: o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Amen (2).

(2} Cfr. PAOLO VI, Encicliche e discorsi, voL I , Roma, Edizioni Paoline, 1964, p. 242.
D. Bellotti. La Madre
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