O GLORIOSISSIMA SIGNORA - DE FIORES

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O GLORIOSISSIMA SIGNORA

Guarda la stella, invoca Maria

In pieno medioevo, una donna considerata «onore e gloria dell'Italia », viveva un'intensa vita religiosa, sostenuta da due pratiche raccomandate a lei da papa Gregorio VII: la comunione frequente e una fiduciosa devozione verso Maria, « la piu tenera fra le madri » (Epist. I, 47, PL 148, 327A-328B). Era la contessa Matilde di Canossa (1115), che si era proposta di congiungere attività polinica e spirituale. Per lei il vescovo S. Anselmo di Lucca (1086) ha composto due Preghiere a santa Maria, notevoli per sentimento religioso e dottrina teologica. In esse si parte da una situazione di peccato e di miseria, e si ricorre a Maria per ottenere conversione e conforto, per ritrovare la rotta che co!lduce alla salvezza. E' un itinerario che ti invito a percorrere recitando alcuni brani della prima di tali preghiere:

Ricorro alla tua mansuetudine e singolare benevolenza,
o gloriosissima Signora,
e consegno alle tue mani santissime
la mia anima e il mio corpo .
... Tu conosci il mio dolore e la mia tribolazione ...
la mia fragilità e la mia miseria.
Abbi pietà di me ed esaudiscimi ...
Rallegra l'anima della tua serva,
mostrando il tuo amore.
Quale gioia immensa avrei,
se fossi degna di essere consolata con il tuo amore! ...
Infondi in me, nel mio cuore
la benedizione del tuo amore,
sazia la mia mente con l'abbondanza della tua grazia,
perché possa amarti sopra ogni cosa
per mezzo dell'unigenito Figlio di Dio,
unico nostro Signore ...
lnsegnami a compiere la tua volontà,
e mostrami il posto della salvezza,
dove possa finalmente riposare dalle tante fatiche
e godere della tua continua consolazione.
Amen (1).

( l) Cfr. H. BARRÉ, Prières anciennes de l'occident à la Mère du Sauveur, Paris, Lethielleux, 1963, pp. 229-231.


La Vergine col Bambino • Scuola bizantina. Sec. XlI Perugia, Pinacoteca
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