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VASO DI ONORE
San Paolo chiama gli eletti vasi di onore: di onore, perché furono scelti; e vasi perché, in forza dell'amore, furono pieni della grazia di Dio. Quanto più Maria fu vaso di onore per il fatto che lei ebbe dentro di sé, non solo la grazia, ma lo stesso vero Figlio di Dio, formato dalla sua carne e dal suo sangue!
Però questo titolo Vaso di onore, applicato a Maria, riveste un significato più denso e più profondo. Lei fu martire, ma senza i rudi oltraggi che accompagnano le sofferenze dei martiri. I martiri furono arrestati, tormentati, gettati in prigione e assaliti con le parole più blasfeme e con gli insulti più infami che solo Satana può ispirare. E tali furono anche le prove terribili delle donne, delle fanciulle, delle spose di Cristo, che i pagani presero, torturarono e misero a morte. Più di tutti soffrì questi patimenti nostro Signore, la cui santità supera immensamente quella di qualunque altra creatura. Egli venne schernito, spogliato delle vesti, flagellato, sputacchiato, inchiodato in croce ed esposto alla vista e alla derisione di una folla cattiva e brutale.
Ma Gesù, che volle subire il disonore del peccato per la salvezza dei peccatori, liberò sua madre, innocente, da questa indegnità e da questi ludibri. Non nel corpo, ma nell'anima, lei soffrì. E veramente, nell'agonia del Figlio, anche lei agonizzava insieme a lui; partecipò intensamente a tutte le sue sofferenze. E fu questa la sua passione: fu crocifissa con Lui; e la lancia che squarciò il costato di Gesù trapassò anche la sua anima. Ma non ci furono segni visibili di questo martirio. Maria stette calma, raccolta, immobile, sotto la croce di Cristo, circondata dagli angeli e difesa, nella sua verginale santità, dall'amore e dalla bontà del Creatore.