Mistagogia - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Mistagogia

M
di S. Movilla
La parola mistagogia, che nel contesto religioso significava iniziazione ai misteri, ebbe presso i cristiani un uso particolare: fu riferita specialmente al periodo post‑battesimale e ai suoi riti. Il complesso di insegnamenti che aiutavano i neofiti a comprendere meglio la loro partecipazione alla vita divina mediante le realtà sacramentali fu chiamato catechesi mistagogica. Per estensione, mistagogia venne a significare anche il periodo di neofitato in cui si tenevano le catechesi post‑battesimali.
Il tempo della mistagogia corrisponde generalmente ai cinquanta giorni che seguono la Pasqua ed ha come finalità di procurare che i nuovi battezzati giungano ad acquistare una comprensione più profonda e un'esperienza più viva della vita cristiana. Per questo, il Rituale dell'iniziazione cristiana degli adulti indica tre mezzi: la meditazione del vangelo, la partecipazione all'eucaristia e l'esercizio della carità (n. 37).
Il primo di questi mezzi aveva una grande importanza presso i primi cristiani. Era favorito dalla predicazione del vescovo, dalla catechesi mistagogica, una specie di commento spirituale circa i riti dell'iniziazione, con una particolare insistenza sulla tipologia biblica su cui questi commenti si appoggiavano, ed anche circa le esigenze di vita che derivavano dall'impegno battesimale. Ciò veniva sviluppato, generalmente, nelle messe delle domeniche di Pasqua.
Una finalità importante della mistagogia era anche quella di procurare ai nuovi battezzati « una integrazione più piena e più consapevole nella comunità » (n. 235), invitandoli ad approfondire l'esperienza comunitaria, per conseguire alcuni rapporti più facili e più fruttuosi coi fedeli e recare ad essi una visione rinnovata delle cose e un nuovo stimolo (n. 39).
L'attualizzazione del neofitato o mistagogia riveste oggi forme varie. Ci incontriamo, pertanto, con esperienze che usano questo periodo come di un tempo di preparazione per la confermazione. Altre vogliono mettere in risalto il clima celebrativo e festoso… Il denominatore comune di tutte queste varie forme dovrebbe essere quello di stabilire la vita cristiana in un progresso continuo.

Bibliografia
Daniélou J. ‑ Du Charlat R., La catechesi nei primi secoli, Elle Di Ci, Leumann (Torino), 1969. Sacra Congregazione per i Sacramenti e il culto Divino, Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti (RICA), 1976. Vagaggini C., Il senso teologico della liturgia, Ed. Paoline, Roma, , 556‑584.
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