Esorcismo - DIZIONARIO DI PASTORALE

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Esorcismo

E
di J. Llopis
Nella sua formulazione classica, l'esorcismo è una intimazione fatta allo spirito del male a nome di Dio, perché abbandoni una persona o una cosa. Nella liturgia cristiana, si usano esorcismi nei riti preparatori al battesimo, nei casi di possessione diabolica e in una serie di cerimonie di purificazione che precedono la consacrazione di cose o luoghi.
Le formule di esorcismi battesimali, usate fino alla riforma stabilita dal Concilio Vaticano II, contenevano autentici scongiuri rivolti al demonio, come questo, per esempio: « Ti scongiuro, spirito immondo, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, perché esca e ti allontani da questo servo di Dio. Te lo comanda, demonio maledetto, quello stesso che camminò sulle acque e che stese la mano a Pietro quando questi stava per sprofondare. Riconosci, dunque, la tua condanna, spirito maledetto e onora il Dio vivo e vero ». Le formule attuali sono invece rivolte direttamente a Dio in cui gli si chiede che liberi i battezzandi dal dominio di Satana: « Dio onnipotente ed eterno, tu hai mandato nel mondo il tuo Figlio per distruggere il potere di Satana, spirito del male, e trasferire l'uomo dalle tenebre nel tuo regno di luce infinita; umilmente ti preghiamo: libera questi bambini dal peccato originale, e consacrali templi della tua gloria, dimora dello Spirito Santo » RB 119).
Nella Chiesa antica, c'era un ministero speciale per la pratica degli esorcismi sugli indemoniati. Questo divenne il terzo degli Ordini minori. Attualmente, questo ministero è stato soppresso, ma il Codice di Diritto Canonico stabilisce che l'ufficio di esorcista può essere affidato « solo al sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e d'integrità di vita » (CIC c. 1172 § 2). Inoltre, è posto questo divieto: « Nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi, se non ne ha ottenuto dall'Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza » (CIC c. 1172 § 1). Le formule di esorcismi sugli ossessi riportate nel rituale romano antico stanno subendo un processo di revisione.

Bibliografia
Gozzelino G., Vocazione e destino dell'uomo in Cristo. Saggio di antropologia teologica fondamentale (protologia), Ed. Elle Di Ci, Leamann (Torino), 1985, pp. 293‑419. Vagaggini C., Il senso teologico della liturgia, Ed. Paoline, Roma, , pp. 346‑424.
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