7 MARZO
B. VERGINE DI MONTE BERICO
VICENZA
La mattina del 7 Marzo 1426, una contadina settantenne, Vincenza Pasini, sposa del carraio Francesco da Montemezzo, saliva al Monte Berico per recare la colazione al marito. Arrivata sulla cima del colle, dove era piantata una croce di ulivo, la donna si inginocchiò come al solito per pregare. In una luce sfolgorante, le apparve la Regina del cielo che le disse: «Sono Maria, la Vergine, la Madre di Nostro Signore Gesù Cristo. Non temere, Vincenza, perché tu sarai la mia ambasciatrice presso il popolo vicentino. Dirai che voglio costruita qui una chiesa in onore del mio nome, senza di che, a nessun patto, la città potrà essere liberata dal flagello della peste che ne fa sterminio». Prese la croce d’ulivo e con essa tracciò per terra il perimetro della Chiesa che si doveva costruire e la conficcò nel posto preciso dove doveva sorgere l’altare maggiore. Solo dopo una seconda apparizione del 2 Agosto 1428, si iniziarono i lavori della Chiesa. Allora, in modo improvviso la peste cessò e la vita religiosa ed economica del popolo rifiorì mirabilmente.