PREGHIERE DEI SECOLI A MARIA


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Giovanni Damasceno

VIII Secolo

O Genitrice di Dio,
ti sei dimostrata per tutti
calda protezione,
rifugio e forza
stabiliti da Dio
per tutti coloro
che cercano rifugio in te,
ausilio per quanti
sono nelle difficoltà,
pronta liberazione
per i prigionieri.
Cristo, infatti, ti ha costituita
difesa contro i barbari,
protezione e muraglia invincibile
dei deboli
e portatrice di pace
per le nostre anime.


Possediamo in te
un porto di salvezza,
o Madre di Dio Vergine,
noi che siamo sbattuti
nell'oceano della vita;
supplica, quindi il Dio
che da te si è incarnato
senza seme
e si è fatto uomo
in modo incomprensibile,
di salvare le nostre anime.

La tua protezione,
o Madre di Dio Vergine,
è un farmaco spirituale:
cercandovi rifugio,
noi saremo liberati
dalle infermità dell'anima.



Nasce intorno al 675 a Damasco in Siria, mentre suo padre è ministro delle finanze. Ricco di cultura e grande preparazione, diviene amico e consigliere del Califfo, capo della regione. La conoscenza e l'amicizia con il monaco siciliano Cosmo, portato schiavo a Damasco, fece scaturire in lui il desiderio di ritirarsi a vita solitaria, insieme al fratello che diventerà in seguito vescovo di Maiouna. Andato, quindi, a vivere a Gerusalemme, nella laura di San Saba, un piccolo villaggio di monaci, ricevette l'ordinazione sacerdotale e fu incaricato come predicatore titolare nella basilica del Santo Sepolcro. Iniziata nel 726 la lotta contro le sacre immagini, Giovanni si distinse per la loro strenua difesa, dedicandovi diversi discorsi apologetici. Morì nel 749 e fu sepolto nella stessa laura. Condannato nel 754 dal sinodo iconoclasta insieme a Germano di Costantinopoli, venne riabilitato dal Settimo Concilio di Nicea del 787. Leone XIII lo ha proclamato nel 1890 dottore della Chiesa.Il tema mariologico è presente in molte opere del Damasceno, che difende, in modo particolare, la maternità divina di Maria, la sua verginità e il culto a lei tributato. Egli ha celebrato Maria soprattutto in quattro omelie, rimaste celebri per la profondità del pensiero ed ha cantato il suo mistero in famosissimi inni e nei
Teotokia Dogmatici, ancora oggi recitati ogni domenica nel servizio liturgico. Temi ricorrenti sono, oltre la maternità divina, la sua sconfinata santità, la sua intercessione celeste.


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