Nel 1919, dinanzi all'immane flusso di pellegrini che si recavano a Cova d'Iria, Don José Alves Correia da Silva, vescovo della Diocesi di Leiria-Fatima, ordinò che fosse costituita una commissione per studiare il caso e iniziare le indagini canoniche ufficiali. Papa Pio XI desiderava leggere tutti i risultati di questo processo canonico, per poter essere personalmente informato delle apparizioni della Madonna. Dopo lunghi dibattiti, con la conoscenza e il consenso di Papa Pio XI, perciò, nell'ottobre del 1930 il vescovo Silva annunciò i risultati dell'inchiesta in una lettera pastorale nella quale scriveva: «Dichiariamo degne di credenza, le apparizioni dei bambini pastori della Cova da Iria, avvenute nella parrocchia di Fátima, in questa diocesi, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917 e permettiamo ufficialmente il culto della Madonna di Fátima». Nel 1929, ad un udienza del Seminario Portoghese a Roma, Pio XI, offrì personalmente a ciascun seminarista, due immagini della Madonna del Rosario di Fatima. Il 1° ottobre 1930, il Sacro Penitenzierie, per volere di Pio XI, concesse indulgenza parziale a coloro che avessero visitato personalmente il Santuario, e pregato per le intenzioni del Santo Padre, ed un indulgenza plenaria una volta al mese a coloro che fossero andati a Fatima in pellegrinaggio.