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UN MESE CON MARIA


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27. Tommaso di Edessa

ORIENTALI

27. Da «Sulla nascita del Signore» di Tommaso di Edessa (sec. VI)

Forse dunque non ci riuniamo oggi per il Natale di lui, a causa della peculiarità di questo Natale, che avvenne senza coniugio; non celebriamo forse questa festa pieni di ammirazione per il potere che fu in grado di plasmarlo dalla Vergine Maria senza seme virile? E' manifestatamente una cosa grande e ammirevole che una Vergine concepisca senza rapporto con l'uomo. [...]
Nel caso della beata Vergine, mancò una sola condizione naturale, vale a dire l'accoglienza del seme; nel caso di Sara, invece, l'impedimento fu duplice [...]: la vecchiaia e la sterilità. E' più verosimile che la terra non seminata produca, piuttosto che rechino frutto dei granelli di frumento che cadono in una fornace, anche se per Dio le cose difficili sono possibili allo stesso modo che quelle facili. E', infatti manifesto che, quantunque formato senza coito e nato da Maria Vergine, egli partecipa tuttavia alla natura completa degli uomini e delle donne. In lui vi fu una parte di ambedue, dal momento che la beata Vergine, alla stregua di tutte le donne, è stata generata dall'uomo e dalla donna. Se lei che lo ha generato è costituita da ambedue gli elementi, ossia di quelli virili e di quelli femminili, ne consegue che anche in lui esistono parti di ambedue, essendo nato da una che li possedeva entrambi. Pertanto egli è chiamato dalla Scrittura figlio di Davide e di Abramo, perchè la beata Vergine venne dal loro seme ed egli nacque da lei. [...]
Quanto al fatto che fu plasmato dallo Spirito Santo senza coito come uomo, ciò avvenne perchè fosse riconosciuto come iniziatore di una nuova economia e di un tempo futuro, come Adamo, il quale, formato senza rapporto carnale dalla terra, fu il capo e il padre di questo mondo. Colui che sarebbe stato il capo e l'iniziatore della vita mortale, giustamente fu fatto con terra non vivente; questi, invece, che iniziò e mostrò a questo mondo una vita immortale, fu plasmato senza rapporto carnale da quella terra viva che fu la Vergine Maria



(AA.VV. Testi mariani del primo millennio
vol IV, Città Nuova, Roma 1991, pp. 222-223)

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