Alda Merini
Magnificat.
Un incontro con Maria
Frassinelli, Milano 2002
Uno dei libri più suggestivi della poetessa Alda Merini, Magnificat, un incontro con Maria (Frassinelli 2002, pp. 109, H 10,00), è stato dedicato dall'autrice ai suoi nipotini, Davide e Giulia, per la loro prima Comunione. È particolarmente significativo l'accostamento del Gesù eucaristico con la Madonna, ritratta in modo ispirato nei momenti salienti della sua vita terrena, in un intreccio continuo di stupore e turbamento, di gioia e angoscia, ma sempre di lode al Signore. «Nessuna carezza è mai stata così silenziosa e presente come la mano di Dio. Ma io non ho visto che in questa mano c'era un solco di lacrime che Dio ha impresso sulle mie pagine bianche, che si chiamava dolore: Dio sia ringraziato per questo. Dio sia osannato in eterno». Da questi versi scaturisce una profonda verità, difficile da accettare: la sofferenza può generare la capacità di esultare in Dio, di provare gratitudine per il Signore della vita. Il segreto, quello di Maria, è di affidarsi a lui, abbandonandosi nelle sue braccia paterne. Scriveva don Luigi Giussani: «La Madonna sapeva che doveva dire Tu: Tu, Dio mio. Come la sua giornata sarà stata tutta fiorita di questo Tu, in qualsiasi circostanza! E tutto quello che era, il mondo e la sua vita, erano un grande disegno buono, una grande opera, oscura nei suoi passi, nei suoi dettagli, al suo piccolo animo, ma buona. Un grande disegno cui doveva obbedire e obbediva, di istante in istante, di giorno in giorno».
(Madre di Dio - aprile 2012)
Alda Merini evoca la Vergine Madre indagando soprattutto il suo aspetto più umano e femminile: la maternità. Un'opera su una delle figure più enigmatiche della cristianità, che ha appassionato scettici e credenti di tutti i tempi. Questo libro ci consegna una Vergine diversa da come eravamo abituati a pensarla: quella che ci viene incontro in queste pagine è una donna giovane, fragile, umanissima perché l'autrice non ne rappresenta la storia e la vita, ma evoca la sua interiorità, il suo smarrimento il suo stupore.