CAMERANA GIOVANNI [1845-1905]
Valle D'Adorno
Nell’alta ombra il tuo volto Vergine contemplai; In una pia, raccolto, Estasi, ti adorai.
Ricontemplarti ancora Volli, e l’alpe varcai; Il mio lutto in quell’ora Santa, dimenticai.
L’Arte non ha ideali Fulgenti al par di te; Fra tutti i floreali Fiore più bel non v’è.
Sembra esultar la zolla Sotto il divin tuo piè; Ti saluta la folla Come al passar del re.
Così superbamente Nel nimbo mattinal, Stupenda adolescente, Tu porti il sideral
Tuo nome di Regina; Gagliardo e trionfal Così sulla marina Trascorre il maestral.
Vidi, e quella memoria Serbo, reliquia, in cor, Fra i monti, nella gloria D’un crepuscolo d’or,
Staccarsi in ombra queta Lo spagnuolo pallor Della tua faccia lieta; Caldo lunare albor.
Fumavano dai boschi Le case, un grigio vel Correa pascoli e foschi Balzi, era d’ambra il ciel;
Salìan, tremante incenso, A te il fumo ed il vel, Era il braciere immenso La valle tua fedel.
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