ERMENEUTICA DEL DOGMA MARIANO
Dalla comunione con Cristo «apostolo e sommo sacerdote» della nostra fede (Eb 3,1), nasce la comunione con la Chiesa, l'accoglienza e la sintonia creativa con i suoi dogmi venienti dalla Rivelazione e dalla Tradizione". La Chiesa, a sua volta, sull'esempio di Maria, vergine e madre, genera alla vita nuova rimanendo sempre integra nel dono ricevuto. Nella generazione mariana ecclesiale ogni cristiano è chiamato ad inserirsi, desideroso di vivere e di testimoniare la propria fede nel Dio trinitario rivelato da Gesù Cristo e di trasmetterla alle generazioni che verranno. Anche la verità su Maria, cosi com'è icasticamente presente nella Parola della fede, va trasmessa in modo integro e corretto nella sua verità e nella sua significanza ai cristiani di oggi. Mentre per quanto riguarda, invece, la questione dell'ermeneutica del "dogma mariano"", che occorre considerare — cosi come le altre verità sancite e ritenute dal magistero della Chiesa — nella sua formulazione linguistica e nel suo momento storico, pur nella intangibilità dell'autentico contenuto di fede, è sempre suscettibile di diverse modalità di approccio e di una lettura sempre nuova, essendo il nocciolo dogmatico sempre nuovo e vitale. E perciò valida la proposta di un'ermeneutica globale: fedeltà al passato, risposta al presente, cui deve seguire il momento della comprensione del passato e del presente nella prospettiva del futuro. Non quindi "sola Scriptura", "sola Traditio", o "solum Magisterium", ma nemmeno "sola Existentia" o "sola Experientia". Nell'ermeneutica del dogma, inoltre, oggi si assiste ad una positiva riscoperta e rivalutazione del linguaggio simbolico come via feconda per accostarsi alla realtà trascendente. In mariologia i simboli, i tipi, le figure, le icone teologiche che si riferiscono alla Madre del Signore, infatti, sono cosi numerosi e diversificati, da far pensare a un ginepraio inestricabile, per cui diventa necessario apprendere "l'alfabeto del linguaggio simbolico" prima di intraprendere la lettura dei "testi mariani" (dogmatici, teologici, liturgici...) scritti con tale sistema linguistico. Va detto, in definitiva, che tale linguaggio simbolico intende, in senso squisitamente terminologico, soprattutto "evocare" nell'evento, nella persona e nel senso di santa Maria, l'inaudita prossimità, presenza ed empatia dello stesso ineffabile mistero del Dio trinitario. Tuttavia, si constata che non è stato ancora raggiunto un consenso sufficiente tra i teologi sul suo valore e sul suo uso in mariologia": per alcuni la sua utilizzazione darebbe luogo ad un cammino incerto, nebuloso; per altri l'impiego costituisce una via utile (Bernard, Laurentin, Babolin, Forte, Pinkus, Ruether, Johnson) o un percorso necessario (Petri)" a motivo della forte caratterizzazione simbolica della proposta neotestamentaria ed ecclesiale della figura della Madre di Gesù. «Il simbolo — osserva Amato — è segno che contiene una pienezza di significato, che va al di là di quanto può essere affermato in modo astratto e concettuale... Il linguaggio simbolico è presente nelle formule dogmatiche mariologiche che hanno, nel loro contenuto di verità di fede, un riferimento primario, unico, esclusivo e personale di Maria»", via e chiave umanissima e santa del Mistero.
Bibliografia PERRELLA S.M., Maria, vergine e madre. La verginità feconda di Maria tra fede, storia e teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003, pp. 47-49; CUCINOTTA F. S., Per una storia dei dogmi, in Ho Theológos 17 (1999), pp. 225-271; ID., Il dogma tra orto ed etero-dossia. Prospettive ortodosse, in Ho Theológos 19 (2001), pp. 187-222; LAURENTIN R., Réflexion sur un problème de vocabulaire, in AA. VV., De cultu mariano saeculis XII-XV, PAMI, Roma 1981, vol. 2, pp. 3-33; ID., Maria chiave del mistero cristiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; MOLARI C., Maria-Chiesa. Riflessioni sul valore di alcune formule teologiche, in AA. VV., Maria e la Chiesa oggi, Marianum, Roma 1985, pp. 345-369; AMATO A., Problemi di ermeneutica di linguaggio con particolari riferimenti alla mariologia, in AA. VV., La mariologia tra le discipline teologiche. Collaborazione e metodo, Marianum 1992, pp. 401-435.
VEDI ANCHE: - ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO - DOGMI MARIANI DEFINITI - IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA - MATERNITÁ DIVINA DI MARIA - PERPETUA VERGINITÁ DI MARIA
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