ODIGHITRIA
L'Odighitria è tra le icone più note della Madre di Dio, attribuita a S. Luca da una tradizione molto antica. La sua celebrità le deriva dalla sua reputazione, che certo non può essere dimostrata, di essere il ritratto originale di Maria. L'immagine, portata nel secolo v da Gerusalemme a Costantinopoli, venne esposta alla pubblica venerazione nella Chiesa detta degli «odigoi» (guide), che divenne uno dei più grandi santuari dell'Impero bizantino. Da allora essa fu la vera guida (odighitria) della città, fino alla sua caduta nel 1453, quando la Chiesa fu depredata e l'icona distrutta. Però, nel corso dei secoli, di quell'icona, si sono fatte moltissime copie, tuttora in venerazione sia in Oriente che in Occidente, specialmente a Roma. La Madonna regge il Bambino benedicente, leggermente rivolto verso la Madre. Ha la mano destra un po' piegata in direzione del Figlio, quasi per indicarlo a chi sta di fronte come via, verità e vita. Il gesto esprime anche una retta pietà mariana: la Vergine orienta la preghiera dei fedeli a questo Figlio, il quale a sua volta dà la grazia richiesta, tramite la sua mano benedicente.
Bibliografia FERRERO P., Piccola Mariologia. Maria nella Chiesa in cammino, Piemme, Casale Monferrato 1992, p. 77; VALLINGRAS N., Omelie sulla Vergine, San paolo, Cinisello Balsamo 1995; KNIAZEFF A., La Madre di Dio nella Chiesa ortodossa, San Paolo, Cinisello balsamo 1993; AA. VV., Ave gioia di tutto il creato. La Madre di Dio e il popolo russo oggi, Gribaudi, Milano1987.
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