OLANDA
Il culto di Maria fu introdotto nei Paesi Bassi all'inizio della loro evangelizzazione, vale a dire, nella parte meridionale verso il sec. IV e in quella settentrionale nel sec. VII. Furono apostoli di questo culto i vescovi di Maestricht e di Utrecht e, in modo tutto particolare, i Santi Servazio (†384), Willibrord (†739), Amando (†684'?), Rabdod (900-917) ed Ansfrid (975-1010) il quale proclamò Maria patrona della sua Diocesi. Coltivarono in seguito e svilupparono sempre più questo culto i Monaci e i Frati. Il numero dei templi dedicati a Maria, nella sola O., salì oltre a quattrocento, e più di duecento furono le campane che portavano il nome di Lei. Una ventina circa furono le Badie fondate in varie parti dell'O. dai Premostratensi e Norbertini, tutte dedicate a Maria. Gli stemmi delle città (per es., Maestricht) venivano posti tra le mani di Maria. Alcune città sceglievano le feste della Vergine per eleggere i loro magistrati. Villaggi e poderi, vie e piazze portavano il nome di Maria, La liturgia ch'era in uso nell'O. vantava ben cinquanta magnifiche sequenze mariane per le diverse feste di Maria. Anche il « Kyrie » ed il « Gloria » della Messa, in occasione di feste mariane, avevano dei tropi speciali esaltanti le glorie di Maria. Uno di essi, per es., diceva, « Quoniam tu solus Sanctus, Mariam sanctificans; tu solus Dominus, Mariam gubernans; tu solus Altissimus, Mariam coronans ». Questo « Gloria de Domina Nostra » venne soppresso soltanto dopo il 1570. Nel 1280, un certo Hessel, decano di Frisia, si recò nella celebre Università di Parigi, nella quale allora si disputava assai intorno all'Immacolata Concezione. Hessel assistette ad una di queste dispute tra due maestri famosi. Ma proprio nel giorno in cui si festeggiava l'Immacolata, il maestro avversario di questo privilegio, mentre stava per incominciare le sue lezioni pubblicamente in presenza dei suoi alunni, veniva improvvisamente colpito da mutismo, di modo che non riuscì a proferire neppure una sillaba. Dinanzi a questo monito si pentè della sua pertinace opposizione e promise, in cuor suo che, se la Madonna gli avesse restituita la favella, avrebbe celebrato sempre con grandissima devozione la festa dell'Immacolata. La Madonna esaudiva la sua preghiera, e il maestro riacquistò la parola. Questo prodigio avrebbe prodotto tale impressione su Hessel, da spingerlo a diventare apostolo zelantissimo dell'Immacolata nella sua patria. Il fatto è che nel sec. XIV, clero e popolo Olandese celebravano la festa della Concezione, come si riscontra in moltissimi diplomi (v, W. Moli, Kerkgeschiedenis, II, III, p. 242, Kronenburg, II, p, 144, v, bibl.). Questa credenza era cosi radicata negli animi degli Olandesi, che neppure l'uragano della Riforma riuscì a scuoterla, Il culto alla Vergine tuttavia ebbe a soffrire molto. Se ne lamentava persino una celebre scrittrice protestante, la Bosboom Toussaint: « Ah, quante cose che erano incantevoli, che erano miti e buone, sono state distrutte con la Riforma... e fra tutto quel buono e bello anche il culto della Vergine Madre » (Het Luis Lanernesse, II, p. 38). Non tutti però si lasciarono sopraffare dal turbine della Riforma. Notevole il fatto di 19 martiri Gorcomiensi i quali, nell'anno 1512, patirono fino all'effusione del sangue per la loro devozione a Maria e si avviarono alla forca cantando la « Salve Regina ». A questa devozione - com'ebbe a dichiarare l'Arcivescovo di Utrecht, Mons. Zwysen in un rapporto del 1853 alla S. Sede - viene ascritta la perseveranza nella fede cattolica di tutta intera la Diocesi di Hartogenbosch. Nel 1853, col ristabilimento della Gerarchia Cattolica e con l'apostolato dei PP. Redentoristi, il culto di Maria rifiorì mirabilmente. Fra i più celebri mariologi Olandesi va menzionato Dionisio Cartusiano (v.). Tra i recenti mariologi si sono distinti il Van Noort ed il Derckx. Nel 1910, per opera dei Norbertini, aveva luogo il Congresso Mariano Olandese-Belga di Averbode; un secondo veniva tenuto a Maestricht nel 1912 e il terzo a Nimega nel 1932. Nel 1947 aveva luogo a Maestricht un Congresso internazionale Mariano, Sono ben note le « Giornate Mariane » di Tongerloo che hanno luogo ogni anno fin dal 1931 (Centenario del Concilio di Efeso) per lo studio dei problemi Mariani. Nel 1948 le diocesi dell'O. furono tutte solennemente consacrate a Maria.
Bibliografia KRONENBURG J. A. F., C.SS.R. Maria's Heerlijkeid in Nederland (« Gloria di Maria in Olanda »} 8 voll., Amsterdam 1904-1914; Maria's feestkring in Nederland, Amsterdam 1919, 248 pp.; KOENERS A. I., O.C., Maria in den Eeredienst der Katholiche Kerk, 3 voll., Amsterdam 1927-1937; SLOOTS E., O.F.M., Maria in document et monument, Heemstede 1947, 176 pp.; POLMANN H., S.M., Nederland Marialand, in « Standaard van Maria » 24 (1948} pp. 355-365, VAN DIREL I. W., S.J., La gloire de Marie aux Pays Bas, presso Du Manoir, IV, pp. 471-491.
VEDI ANCHE - LETTERATURA MARIANA NEERLANDESE
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