PORTO SANTO STEFANO (ITALIA)
A partire dal 27 marzo 1966 e fino al 19 settemrbe 1975, la Madonna sarebbe apparsa diverse volte a Enzo Alocci, sposato con figli. In quello stesso anno, la Madonna e Nostro Signore avrebbero benedetto l’acqua della fonte che si trovava in una grotta e che da allora sarebbe rimasta profumata in modo straordinario. Il veggente avrebbe ricevuto molte volte la comunione dalle mani dell’Arcangelo San Michele. La Vergine avrebbe detto: «I sacerdoti devono essere più severi con i fedeli, poiché in questi giorni la casa di Dio non è rispettata. Non si assiste alla messa con devozione ». Gesù avrebbe detto: «Il calice è colmo ed è suonato il momento per la giustizia divina. In quel giorno, con un violento fragore di tuoni, un carro di fuoco attraverserà tutto l’universo. Durante tre giorni di tenebre, i persecutori della Chiesa saranno annientati. Il cielo e la terra si avvicineranno. Il mondo resterà coperto di cadaveri e molte nazioni spariranno dalla faccia della terra. Sarà una tribolazione per tutti. Ci sarà una spaventosa oscurità mondiale, ma dopo ci sarà un mondo nuovo di anime buone». In altri messaggi, Maria si sarebbe lamentata della mancanza di preghiera, dell’indecenza dell’abbigliamento, della mancanza di fede e della poca devozione per l’Eucaristia. Mons. Primo Gasbarri, vescovo di Grosseto, con una Notifica datata il 13 novembre 1973, misconosceva il carattere soprannaturale dei fatti e ordinava ai sacerdoti di non recarsi sul logo delle presunte apparizioni. Egli scriveva tra l'altro:
«Da qualche anno, a Porto Santo Stefano - nella parte toscana dell'Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio delle Tre Fontane -, stando a quanto asseriscono certe persone, si verificherebbero fatti straordinari che avrebbero un carattere soprannaturale, e il cui protagonista sarebbe il Signor Enzo Alocci. Questi avrebbe avuto delle visioni, delle rivelazioni e dei messaggi, in particolare da parte della Santa Vergine; nella casa del Signor Alocci si venera una statua della Madonna, sotto il titolo di «Regina mundi», che avrebbe versato lacrime, addirittura lacrime di sangue. Visto l'afflusso dei fedeli, particolarmente dall'estero, ho ritenuto mio dovere, conformemente alla mia carica di pastore di questa diocesi, raccogliere tutte le informazioni necessarie e utili, ed esaminare il caso con il concorso di persone qualificate e competenti. Quest'esame, che è stato lungo e approfondito, non ha consentito di provare il carattere soprannaturale dei fatti in questione. Di conseguenza, per evitare equivoci e confusione nella verace devozione dei fedeli affidati alla mia carica pastorale - e senza volere chiamare in causa la persona del Signor Enzo Alocci - decreto quanto segue: 1. che i sacerdoti, i religiosi e i fedeli si astengano da ogni manifestazione di culto pubblico, sia nel luogo detto «la grotta» che nella casa del Signor Alocci; 2. che essi non si rechino neppure nei luoghi appena menzionati o in processione o in gruppi recitando delle preghiere. Infine esorto vivamente tutti i sacerdoti, religiosi e fedeli a sforzarsi di vivere sempre più intensamente un'autentica vita cristiana secondo gli insegnamenti di Cristo Gesù, come ci sono stati trasmessi dalle Sacre Scritture e dal vivo magistero della Chiesa alla quale Cristo stesso ha conferito la missione divina di custodirli e di interpretarli. Grosseto, 16 novembre 1973 † Primo GASBARRI, Vescovo di Grosseto, Delegato Apostolico all'Abbazia dei SS. Vincenzo e Anastasio delle Tre Fontane in Toscana».
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