EMMANUEL PIERRE [1916-1984]
Annunciazione Evangelario, Natività
Una vita in cui non accade nulla, un giardino chiuso, un mattino come gli altri. Fa piccoli lavori.
Tuttavia non è detto che si è meravigliata, talmente vivono l'uno accanto all'altro il cielo e il suo pensiero.
L'angelo del Volto trema in quegli occhi così chiari da nasconderle la visione di Dio.
- Più che il più grande Angelo, o Trasparente, o Colmata, o Saturata di Dio, io ti saluto!
Mattina tranquilla, Frutteto sotto la sua rugiada, Luogo della sua santità, io ti saluto! -
La limpida si turba, cerca l'ombra delle ciglia, un sole si apre in lei, cuore che l'abbaglia.
- Notte purissima, non temere, è da te che sorge l'alba; è dalla tua oscurità che nasce il Sole dei mondi;
nel suo nome di Emmanuele, si nasconde il Risplendente: la tua perfetta umiltà, partorisce la Maestà!
Il Figlio che tu concepirai, sarà Salvatore, Giudice e Re; regnerà su Giacobbe, Figlio di Davide, nato dal Padre. -
La prudentissima ha paura dell'impossibile: - Povera ragazza in un misero luogo, io non conosco uomo! -
- Lo Spirito Santo ti coprirà; simile a un forte vento che ricade, sulla tua bocca poserà l'ala della sua ombra! -
Maria piange in silenzio e consegna a Dio il suo pudore, tutta la sua fiducia. Tutta consumata dal terrore,
lei apre sull'Angelo i suoi nuovi occhi antichissimi. Vasta, verde, l'Origine attende il vento.
- Ecco la serva del Signore! Mi avvenga secondo la tua parola! - Lei abbassa gli occhi, incrocia le mani un po',
poi riprende il suo lavoro.
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