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  Rallegrati, Maria ...hai trovato grazia presso Dio (Lc 1, 26-38)  
Culto

Un articolo di Giovannino Tolu O. de M., in L'Eco di Bonaria, marzo 2012, pp. 1-2



La pagina del Vangelo di Luca che racconta l’annuncio dell’angelo a Maria, non finisce di stupire chi la legge, tanto è denso il contenuto, fresco e attuale il suo messaggio. Non sembra risentire del peso dei millenni - quanti sono gli anni dall’avvenuto incontro dell’angelo con Maria Santissima - perché si percepisce la perenne freschezza dell’amore di Dio. Dobbiamo davvero ringraziare il Signore perché, attraverso la liturgia. fa risuonare frequentemente nel nostro cuore il dialogo divino, che ha inaugurato sulla terra la perenne primavera dello spirito. È l’inizio della storia della salvezza. È la pienezza dei tempi. Dio irrompe in questa nostra vita umana, che viene elevata a dignità divina: Dio si fa uomo che viene elevato alla dignità di Dio. La creatura prescelta per realizzare il progetto della salvezza, vive “in una città della Galilea chiamata Nazareth, vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide. La vergine si chiamava Maria”. A questa ragazza, che all’epoca dei fatti poteva contare 14, 15 anni, si presentò un giorno l’angelo Gabriele, in nome di Dio. Non un angelo qualsiasi ma l’angelo dei grandi annunci, com’era quello che doveva comunicare un avvenimento di tale portata: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”. Quanta tenerezza suscita in me la storia di questa singolare giovinetta! C’era da turbarsi e Maria si turbò. L’annuncio era enorme. Pensiamo alla responsabilità che si rovesciò su questa giovinetta: “...concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo: il Signore gli darà il trono di Davide, suo padre, e il suo regno non avrà fine”. Che peso! Se l’angelo le disse di non temere,è perché Maria sentì realmente questo sentimento, sperimentò un fremito che sconvolse tutta la sua persona; nonostante l’invito a rallegrarsi, Maria realmente si turbò. C’era da rallegrarsi e da turbarsi insieme. Ma la cosa più sconvolgente, così almeno mi pare, è che non solo tutto questo si svolse tanto in fretta, ma che l’angelo si allontanò da lei, appena dato l’annuncio. Con la stessa velocità con cui si era presentato a questa promessa sposa, la lasciò sola, come prima dell’incontro. Così sono le cose di Dio. Quasi fossero realtà normali, quotidiane. Non le cose eclatanti agli occhi del mondo, ma quelle avvolte di amoroso, divino silenzio. Le scopre chi le desidera. Il desiderio è il terreno fertile per incontrare Dio, il suo regno, il suo amore, il suo mistero. Dio non offre spazi ai curiosi, a chi vuole solo toccare, mettere gli occhi dentro il mistero avidi di personali soddisfazioni. Ma c’è ancora di più. “La benedetta fra le donne” si ritrovò, in men che non si dica, sommersa da enormi responsabilità, insieme anche a sbalorditive capacità, che la resero subito capace di collaborare con l’altissimo Dio. Ed Ella tanto velocemente uscì dalla sua fanciullezza, ritrovandosi subito adulta, pronta a portare avanti in prima persona compiti eccezionali, sublimi. Missione unica, singolare: Madre di Dio, della Chiesa, dell’intera umanità. Questo non significa che Maria in tale situazione non abbia avuto il tempo e la serenità per una decisione che non poteva, né doveva prendere a cuor leggero, perché esigeva il massimo della concentrazione e della consapevolezza. Povera ragazza, viene proprio spontaneo affermare! Sperimentò un’improvvisa crescita personale, tutta d’un colpo oltre che il peso di grandi responsabilità. “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”. Maria annunciata rappresenta un paradigma per la chiesa intera e per ogni suo membro. Anche per noi. Quanto è avvenuto in maniera unica e irripetibile in Lei, si rinnova, in qualche modo, in ogni uomo, chiamato a partecipare al progetto di Dio, che Egli vuole appartenga anche a ciascun uomo. Come un meraviglioso mosaico, nel quale ognuno è rappresentato da una tessera preziosa. Dio ha riservato lo spazio sufficiente per la firma di ciascuno. Con Maria, è cominciata per ogni creatura una storia di annunci grandi e importanti. A ciascuno, infatti, Dio offre l’opportunità di essere nuova creatura, con la capacità di generare Gesù nella propria vita. Sempre per opera dello Spirito Santo. Perciò anche noi, come la nostra Madre celeste, ci trasformiamo nello stesso tempo in annunciatori del mistero d’amore di Dio. È straordinario:siamo contemporaneamente annunciati e annunciatori. Lo Spirito Santo,come ha sospinto Maria annunciata ad andare in fretta (Lc 1, 39), a mettersi a servizio della cugina Elisabetta, così stimola noi ad andare incontro al prossimo (siamo tutti parenti!), perché tutti scoprano la propria vocazione di essere salvati e salvatori insieme, perché Dio vuole realizzare il suo progetto di salvezza con l’apporto personale di ognuno. Tutto di tutti. La festa di Maria annunciata rappresenta una gioiosa opportunità per l’umanità intera. Maria Santissima è l’aurora che precede il gran giorno dell’amore di Dio, nel quale noi tutti siamo chiamati a vivere per sempre. Questa annuale celebrazione produca in tutti, sentimenti profondi simili a quelli della Madre di Dio. Il Signore conceda anche a noi desideri e impegni adeguati alla grande proposta. San Paolo direbbe di attendere alla nostra santificazione con timore e tremore, che sono gli stessi sentimenti di Maria annunciata. Un fuoco la divora. Un fuoco la spinge a fare le cose nuove che scaturiscono dalla novità di Dio, una novità che la fa cantare ed esultare, totalmente immersa nella verità di Dio salvatore. Rallegriamoci, allora, ed esultiamo. Lasciamoci contagiare, trasformare, accogliamo la fretta anche quando l’angelo parte da noi e ci lascia soli. Come Maria.

 

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Inserito Domenica 15 Luglio 2012, alle ore 10:15:30 da latheotokos
 
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