Verso l'anno 1000, un sacerdote italiano che amava la vita eremitica, insieme ad alcuni suoi compagni, si stabilì sul monte Carmelo dove, costruita un'umile cappella, si impegnarono a vivere in comunità, in preghiera e penitenza, onorando in modo particolare la Santissima Vergine, prendendo appunto il nome di "Fratelli di Maria Santissima del Monte Carmelo". Nel 1200, il Patriarca di Gerusalemme Alberto, diede loro una regola che, trent'anni dopo, il Papa Onorio III approvò. Nel 1245 si unì a loro il nobile inglese Simone Stok il quale, divenuto superiore generale, il 16 luglio 1259 ebbe un'apparizione della Vergine, in cui ella gli consegnò il famoso abitino da portare sempre al collo, come segno di una sua particolarissima protezione. L'abitino e la devozione alla Madonna del Monte Carmelo si diffusero rapidamente e il monastero e il santuario di Haifa ne divennero un centro propulsore. Il complesso, situato su una collina ha la forma di un vasto quadrilatero al cui centro sorge la chiesa a forma di corce greca, coronata da una elegante cupola. Di fronte all'ingresso si trova l'altare maggiore sul quale troneggia la statua della Beata Vergine del Monte Csrmelo, opera dello scultore genovese Caravanta. Sotto il coro si apre la Grotta di Elia dove, secondo la tradizione, il profeta si recava quando saliva sul Carmelo.