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LIUZZO GAETANO



Servo di Dio, sacerdote siciliano dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, fondatore delle Cooperatrici Oblate Missionarie dell’Immacolata (COMI).

1. Cenni biografici e opere
Padre Gaetano Liuzzo nacque in una famiglia di contadini, a Tortorici, un piccolo paese della Sicilia, da Natalio e dell'insegnante elementare Francesca Triccari, che morì quando lui aveva ancora solo sei anni. Frequentò la Scuola Apostolica degli Oblati di Maria Immacolata a Santa Maria a Vico, dove maturò anche la decisione di entrare in questa congregazione. Il 15 agosto 1929 emise i primi voti e il 27 dicembre 1932 fece la professione perpetua. Fu ordinato sacerdote il 7 luglio 1936. La sua prima destinazione fu la comunità di San Giorgio Cavanese. Da allora si è dedicato alla propaganda missionaria. Liuzzo fu direttore della rivista italiana degli Oblati e responsabile dell'assistenza dell'Associazione dei Laici di Maria Immacolata. Con alcuni associati di questo movimento laicale, a  il 22 agosto 1951 fondò a Firenze l'Associazione Pia Oblate, nota oggi come le Cooperatrici Oblate Missionare dell'Immacolata (COMI). Non si ritenne, tuttavia, mai il vero fondatore dell'istituto, ma piuttosto come il continuatore dell'opera di Eugenio de Mazenod, fondatore degli Oblati. Nella sua attività missionaria, e attraverso la sua fondazione, ha lavorato per e nelle missioni africane che la Chiesa cattolica aveva affidato al Oblati di Maria Immacolata, soprattutto in Namibia. La sua intensa attività, contribuì al sorgere di molte vocazioni o al passaggio di molti seminaristi regolari tra gli Oblati di Maria Immacolata. Uno di questi seminaristi, fu il prete missionario Mario Borzaga, venerato oggi come beato, nella Chiesa cattolica. Padre Liuzzo morì il 14 novembre 2003 a 92 anni.

2. P. Liuzzo e la Vergine Maria
Il Santo Padre Paolo VI ha affermato che due sono le strade per riproporre Maria al popolo di Dio: la via della Verità - cioè della speculazione biblico-storico-teologica – e la via della bellezza, accessibile anche alle persone più semplici che sanno fissare lo sguardo sulla Vergine “tota pulchra” per contemplare lo splendore e tradurlo nella vita. È così che Padre Gaetano Liuzzo, fondatore storico delle Cooperatrici Oblate Missionarie dell’Immacolata (COMI) ha voluto trasmettere il culto a Maria: le sue lettere circolari, i suoi discorsi negli incontri, nei Convegni con le COMI, hanno sempre avuto contenuto e sapore teologico, ma soprattutto egli ha voluto trasmettere l’amore alla Donna di tutti e di tutti i tempi: Maria di Nazareth. Già è significativo particolarmente che le prime COMI abbiano consacrato la propria vita a Dio dinanzi all’altare della Vergine Annunziata di Nazareth, a Firenze. Le COMI “nel mondo ma non del mondo” hanno la guida e il modello nella Vergine Madre di Gesù. Ella vive di Dio, vive in Dio, vive Dio. A Lui ha consacrato la sua verginità, in Lui trova la libertà. Il mondo non l’attrae, eppure non si ritrae dal mondo. Maria rinunzia a ciò che passa per donarsi a chi solo resta: DIO. Nel pensiero di Padre Gaetano Liuzzo, le “sue” figlie devono rivivere Maria, Maria di Nazareth. Era la sua frequente raccomandazione: “Dovete essere nuove Maria di Nazareth”, “La Madonna è la vostra Mamma, Regina, Maestra, Modello”. Un obiettivo molto alto, eppure è il solo che ci è proposto: imitarla. Già il nome è un programma: “dell’Immacolata”. Questa sottolineatura dice appartenenza, impossibilità di essere altro. Immacolata Concezione: è un privilegio unico di Maria. Eppure può essere imitata. Pio XII dice: “È immacolato dinanzi a Dio chiunque compie con fedeltà e senza debolezze gli obblighi del proprio stato”. Imitarla “ancilla Domini”, imitarla discepola: la Parola di Dio si incarna in Lei e la rende serva di Dio, serva di Elisabetta per amore di Dio, senza vanto, senza esibizioni, per cantare le lodi del Signore che opera in Lei. Essere “nuove Maria di Nazareth” significa essere umili, per servire, e servire vuol dire amare. Padre Gaetano Liuzzo, in contemplazione nella casetta di Nazareth, in un suo pellegrinaggio, sentì come una forte voce nel cuore:”L’Istituto è mio!”. A Nazareth Maria è la Vergine che dà lezione di silenzio, di servizio; è la Madre che si dona, che vive armoniosamente la vita dello Spirito e quella della carne. Maria a Nazareth e fuori, è la donna laboriosa, la donna forte. Per imitare Lei, la convivenza deve modellarsi su quella realizzata nella casa di Nazareth: Maria è il cuore che innamora e che ama; Giuseppe è il servo innamorato di Maria e di Gesù; Gesù è il principio e il fine di entrambi. Nel febbraio 1979, Padre Gaetano Liuzzo diceva: “La marianizzazione è vitale per noi e per l’Istituto, è il termometro del nostro autentico Essere Comi” e nell'agosto del 1962: “Mai scoraggiarci, né essere devotelle del minimo sforzo…: il segreto della buona riuscita sta nel restare uniti a Maria…, domandandovi cosa farebbe lei al vostro posto”… “La vittoria è di chi ama sul serio e coi fatti e fa di tutto per avere le ali dell’anima sempre spiegate sotto il sorriso di Maria e in continua attuazione dell’ “Ecce ancilla Domini”. Ci è caro anche ricordare ciò che Padre Gaetano scriveva nella lettera circolare n. 06 del maggio 1979, richiamando un’espressione di Papa Giovanni Paolo II: “O Maria, tu sei una Madre che col suo amore crea, conserva e rafforza l’unione dei figli”… “Ho preso il primo impegno per voi:…essere autentica famiglia di Maria…” “Ti seguiremo ovunque ci condurrai, Vergine Maria”… l’ho ripetuto a Nazareth insieme al mio e vostro Sì, eco e prolungamento di quello di Maria”. Sempre e continuamente, il Padre Liuzzo, con calore, con tenerezza e col vigore proprio alla sua personalità esortava, ammoniva, trasmetteva il suo amore per la Mamma Immacolata, insegnava ad impregnare di Maria la vita, perché voleva ritrovarla nelle sue cooperatrici missionarie, apostole come e con Maria nelle case, nelle Oasi, sul lavoro, nel dolore, nella gioia, sulle strade del mondo.

Bibliografia
SANTAGATA C., Maria nel pensiero del Fondatore P. Gaetano Liuzzo, OMI, Tonengo 2006; BARBAGIOVANNI V., Una maestrina di altri tempi, Armando Siciliano Editore, Messina 2001; BOUCHER A., «Cooperatrici Oblate Missionarie dell'Immacolata», in AA. VV., Dizionario degli Istituti di Perfezione, vol. III, Edizione Paoline, Roma 1976; CIARDI F., Il sogno e la realtà. Beato Mario Morzaga Martire, Ancora, Milano 2000; LIUZZO G., Missionari di tutti i climi, Propaganda Missionaria, S. Giorgio Canavese 1946; lo, Abel; Manimba, Macaire (2013).






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DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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