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LEZIONARIO DELLA MESSA


1. L'Ordo lectionum Missae (1969) 1981

a) La rinnovata comprensione, anche liturgica, di Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa, sigillata dal Concilio Vaticano II, specie nel breve ma prezioso testo di Sacrosanctum Concilium 103 e nel capitolo VIII di Lumen gentium, ha avuto naturale riflesso nella revisione del Calendario Romano Generale (1969) e nei rivisti libri liturgici, tra cui il Missale Romanum pubblicato da Paolo VI nel 1970, comprensivo dell’Ordo lectionum Missae che interessa direttamente il nostro argomento: tale Ordo ebbe una prima edizione nel 1969 e una seconda nel 1981. A proposito delle letture indicate nelle feste mariane, così scriveva Jounel commentando il rinnovamento post-conciliare: «Le letture bibliche del Messale tridentino costituivano un insieme assai povero. Se nel brano evangelico si trovavano i diversi episodi in cui interviene la Madre di Gesù, la prima lettura era quasi sempre tratta dalla letteratura della Sapienza, mai dalle lettere di san Paolo. Ciò avveniva del resto con numerose ripetizioni. Così, per la quindicina di feste mariane iscritte nel Calendario del 1960, per 10 volte il riferimento era il cap. 24 del Siracide e 3 volte al cap. 8 dei Proverbi, mentre si leggeva 6 volte, tutto o in parte, il racconto dell’Annunciazione e 5 volte l’acclamazione dell’anonima donna: “Beato il grembo che ti ha portato” (Lc 11,27-28). I testi sapienziali - mai citati da Lumen gentium nel cap. VIII su Maria – non mancavano di presentare una certa ambiguità. Se Maria può essere detta la “sede della Sapienza”, non c’è che una “santa Sophia”, il Cristo, come propugnato intensamente dalle Chiese d’Oriente. Il Lezionario della Messa, pubblicato nel 1969, segna un innegabile progresso».
b) Nell’Ordo lectionum Missae il riferimento del brano biblico è preceduto da un titolo, ossia una breve frase che funge da chiave interpretativa di un testo, in una data celebrazione. Ricordando, come è noto, che le solennità hanno tre letture oltre al Salmo responsoriale, ecco il prospetto dei brani biblici dell’odierno ordinamento delle letture per la Messa (A = Avvento; N = Natale; O = Ordinario; S = Santorale; C = Comune della BVM; con * sono indicati testi che non figuravano nel precedente Missale; e con ** i testi ripresi ora con diversa estensione di versetti o di assegnazione):SC * Gn 3,9-15.20: Immacolata 8 dicembre, Comune
C * Gn 12,1-7: Comune
A * 1Sam 1,24-28 22 dicembre
C * 2Sam 7,1-5. 8b-11.16: Comune
SC * 1 Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2: vigilia Assunzione 14 agosto, Comune
C ** Pr 8,22-31: Comune
A ** Ct 2,8-14: 21 dicembre
C ** Sir 24,1-2.5-7 12-16.26-30: (gr. 1,3-4.8-12.19-21) Comune A Is 7,10-14: 20 dicembre
S/C ** Is 7,10-14; 8,10: Annunciazione 25 marzo e Comune
A * Is 7,10-17: Domenica IV/A Avvento
CS * Is 9,1-6: Comune, Regina 22 agosto
CS * Is 61,9-11: Comune, Cuore Immacolato
S * Is 66,10-14c: BV Lourdes
SC * Mi 5,1-4a: Natività 8 settembre, Comune
A/S * Sof 3,14-18a: Visitazione 31 maggio, alternativa 21 dicembre
C/S * Zc 2,14-17: Comune, Carmelo 16 luglio, Presentazione 21 novembre S Ml 3,1-4: Presentazione 2 febbraio
CS * At 1,12-14: Comune, BV Rosario, Messa votiva “Maria Madre della Chiesa”
C * Rm 5,12.17-19: Comune
SC * Rm 8,28-30: alternativa 8 settembre, Comune
S * Rm 12,9-16: alternativa Visitazione 31 maggio
S * 1Cor 15,20-27: Assunzione 15 agosto
S * 1Cor 15,54-57: vigilia Assunzione 14 agosto
SC** Gal 4,4-7: Madre di Dio 1° gennaio, Comune
SC * Ef 1,3-6.11-12: Immacolata 8 dicembre, Comune
S * Eb 5,7-9: Addolorata 15 settembre
S * Eb 10,4-10 Annunciazione 25 marzo
SC ** Ap 11,19a; 12,1-6a.10b: Assunzione 15 agosto, Comune
CS * Ap 21,1-5a: Comune, S. Maria Maggiore 5 agosto
SC** Mt 1,1-16.18-23: Natività 8 settembre, Comune
N ** Mt 1,1-25: vigilia di Natale
A * Mt 1,18-24: Domenica IV/A Avvento N Mt 2,1-12: Epifania
NC * Mt 2,13-15.19-23: Santa Famiglia/A, Comune S Mt 2,13-18: Ss. Innocenti 28 dicembre
CS * Mt 12,46-50: Comune, Carmelo 16 luglio, Presentazione 21 novembre
ASC** Lc 1,26-38: Immacolata 8 dicembre, Domenica IV/B Avvento, 20 dicembre, Annunciazione 25 marzo, Comune, Regina 22 agosto, BV Rosario 7 ottobre
AS* Lc 1,39-45: Domenica IV/C Avvento, 21 dicembre
C ** Lc 1,39-47: Comune
S ** Lc 1,39-56: Visitazione 31 maggio, Assunzione 15 agosto
A * Lc 1,46-56: (Magnificat) 22 dicembre NC Lc 2,1-14: Natale Messa notte, Comune N Lc 2,15-20: Natale Messa aurora
C * Lc 2,15b-19: Comune
S * Lc 2,16-21: Madre di Dio 1° gennaio
N * Lc 2,22-35: 29 dicembre
NS ** Lc 2,22-40: Santa Famiglia/B, Presentazione 2 febbraio
C * Lc 2,27-35: Comune
S * Lc 2,33-35: alternativo Addolorata 15 settembre
N * Lc 2,36-40: 30 dicembre
S * Lc 2,41-51: Cuore Immacolato
NC * Lc 2,41-52: Santa Famiglia/C, Comune
SC Lc 11,27-28: vigilia Assunzione 14 agosto, Comune,
S. Maria Maggiore 5 agosto
NOCS** Gv 2,1-11: 7 gennaio, Domenica II/C durante l’anno, Comune, BV Lourdes 11 febbraio
SC ** Gv 19,25-27: alternativo Addolorata 15 settembre, Comune

2. Letture dei testi evangelici nei Tempi Liturgici e celebrazioni mariane
Nell’economia del ciclo del tempo e delle celebrazioni mariane nel corso dell’anno vengono letti integralmente, senza omissione di versetti, Mt 1-2 e Lc 1-2. I testi sapienziali di Sir 24 e Pr 8 sono indicati nel Comune della BVM, ma – a differenza del precedente Messale – non sono assegnati ad alcuna celebrazione particolare.
a) Tempo di Avvento
Nel tempo di Avvento vengono ripresi i brani mariani tradizionali del Missale Romanum (oracolo di Is 7, annunciazione e visitazione), alcuni di essi sono riproposti altre volte (Is 7,10-14 / 10-17; Lc 1,26-38; Lc 1,39-45), e ne sono aggiunti di nuovi sia dell’Antico Testamento (scelti in ragione tipologica del vangelo) quali Ct 2,8-14 / Sof 3,14-18a e 1Sam 1,24-28, sia del Vangelo: Mt 1,18-24 e in particolare Lc 1,46-56 (canto del Magnificat). Concretamente risalta, anche attraverso la scelta delle letture, una maggiore caratterizzazione mariana in Avvento, specie nei giorni immediatamente antecedenti la solennità del Natale:
- Domenica IV di Avvento:
A Is 7,10-17 Mt 1,18-24 (sogno di Giuseppe)
B Lc 1,26-38 (annunciazione)
C Lc 1,39-45 (visita)
- 18 dicembre
Mt 1,18-24 (sogno di Giuseppe)
- 20 dicembre
Is 7,10-14 Lc 1,26-38 (annunciazione)
- 21 dicembre
Ct 2,8-14 / Sof 3,14-18a Lc 1,39-45 (visita)
- 22 dicembre
1Sam 1,24-28 Lc 1, 46-56 (Magnificat)
b) Tempo di Natale
Similmente, nel tempo di Natale, pur per celebrazioni diversamente denominate, sono ripresi tutti i brani di interesse mariano della tradizione del Missale (nei tre cicli della Festa della S. Famiglia sono indicati i vangeli assegnati all’antica vigilia dell’Epifania, e alle domeniche fra l’Ottava di Natale e dell’Epifania), talvolta estendendo il brano di alcuni versetti (vangelo della vigilia di Natale e del 1° gennaio). Rispetto al passato, sono aggiunti i seguenti brani evangelici: Lc 22,22-35 (presentazione al tempio) il 29 dicembre; Lc 2,36-40 (profezia di Anna e vita a Nazaret) il 30 dicembre; Lc 1,16-21 il 1° gennaio, solennità della maternità divina di Maria; Gv 2,1-11 (il mistero epifanico di Cana) il 7 gennaio. Nella domenica II/C del tempo durante l’anno è riproposto il vangelo di Cana, Gv 2,1-11, assegnato in passato alla domenica II dopo l’Epifania.
c) Celebrazioni mariane
Nelle celebrazioni mariane, distinte in solennità, feste e memorie, è evidente la revisione compiuta nell’economia delle letture: se non figura più il testo di Gdt 13,22-25; 15,10 (al 15 agosto e 15 settembre) e neppure la proposta variata di vv. del vangelo dell’annunciazione (Lc 1,26-38), l’arricchimento è stato notevole.
 - Consideriamo anzitutto le solennità mariane (includiamo anche il 25 marzo), dotate ora di tre letture: MR 1962                                                   OLM (1969) 1981

MR 1962                                                   OLM (1969) 1981
11 ottobre Sir 24,23-31                              Lc 2,45-51
1° gennaio Nm 6,22-27                              * Gal 4,4-7
                        Lc 2,21                              * Lc 2,16,21
25 marzo Is 7,10-15                                 ** Is 7,10-14; 8,10
                                                                 * Eb 10,4-10 Lc 1,26-38 Lc 1,26-38
15 agosto
Vigilia
Sir 24,23-31                                * 1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2
                                                                * 1Cor 15,54-57 Lc 11,27-28 Lc 11,27-28
Giorno
Gdt 13,22-25; 15,10                   * Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab
                                                                * 1Cor 15,20-27
Lc 1,41-50                                              ** Lc 1,39-56
8 dicembre Pr 8,22-35                           * Gn 3,9-15.20
                                                               * Ef 1,3-6.11-12
Lc 1,26-28                                             ** Lc 1,26-38
- Le feste mariane (includiamo anche il 2 febbraio: cf. Marialis cultus n. 7)
2 febbraio Ml 3,1-4 Ml 3,1-4                * (Eb 2,14-18)
                  Lc 2,22-32                          ** Lc 2,22-40
31 maggio Ct 2,8-14                             * Sof 8,14-18a/Rm 12,9-16
Lc 1,39-47                                            ** Lc 1,39-56
8 settembre Pr 8,22-35                         * Mi 5,1-4a / Rm 8,28-30
Mt 1,1-16                                             ** Mt 1,1-16.18-23
- Le memorie mariane, sia obbligatorie che facoltative, rinviano ad una scelta fra i testi riferiti nel Comune, indicando sempre, tra di essi, una scelta di brani adatti; in pochi casi sono indicati testi propri:
Memorie obbligatorie
:
Cuore Immacolato: Is 61,9-11 Lc 2,41-51 (vangelo proprio)
BMV Regina, 22 agosto: Is 9,1-6 Lc 1,26-38
BVM Addolorata, 15 settembre: Eb 5,7-9 (lettura propria) Gv 19,25-27 oppure Lc 2,33-35 (vangelo proprio)
BVM del Rosario, 7 ottobre: At 1,12-14 Lc 1,26-38
Presentazione BVM, 21 novembre: Zc 2,14-17 Mt 12,46-50
Memorie facoltative:

BMV di Lourdes,11 febbraio: Is 66,10-14c (non figura nel Comune) Gv 2,1-11
BVM di Fatima, 13 maggio: assente dall’OLM del 1981
BMV del Carmelo, 16 luglio: Zc 2,14-17 Mt 12,46-50
S. Maria Maggiore, 5 agosto: Ap 21,1-5a Lc 11,27-28
S. Nome di Maria, 12 settembre: assente dall’OLM del 1981
BVM di Guadalupe, 12 dicembre: assente dall’OLM del 1981

3. Deposito delle Letture oltre i testi evangelici

Al di là dei testi evangelici che menzionano Maria, diamo uno sguardo d’insieme al deposito delle letture della Messa nelle celebrazioni mariane nel corso dell’anno. Se dall’Antico Testamento non figura alcun testo sapienziale (cari alla tradizione delle celebrazioni mariane), troviamo brani del Pentateuco e dei Profeti.
- Dal Pentateuco sono attinti due brani: l’annuncio della redenzione in Gn 3,9-15.20 assegnato all’Immacolata Concezione, e il racconto del trasporto dell’arca dell’alleanza nel tempio per mano di Davide in 1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2, scelto per la messa vigiliare dell’Assunzione.
- Dei Profeti si ascoltano anzitutto gli oracoli messianici dell’Emmanuele di Isaia 7,10-14 (La Vergine concepirà e partorirà un figlio) per l’Annunciazione, e di Is 9,1-6 (Ci è stato dato un Figlio) per la BVM Regina; di Michea 5,1-4a (E tu Betlemme… colei che deve partorire partorirà) per la Natività di Maria; di Sofonia 3,14-18 (Gioisci figlia di Sion… il Signore è in mezzo a te) per la Visitazione; di Zaccaria 2,14-17 (Gioisci, esulta figlia di Sion; ecco io vengo) per la BVM del Carmelo e la Presentazione della Vergine al tempio il 21 novembre. Risuonano ancora i misteriosi testi del Trito-Isaia: Is 61,9-11 (Io gioisco pienamente nel Signore) nelle memoria del Cuore Immacolato di Maria, e Is 66,10-14c (Io farò scorrere verso di essa come un fiume la prosperità) nella memoria della BV di Lourdes.
- Dal Nuovo Testamento, oltre ai sobri passi che ricordano o evocano la missione di Maria, risuonano vari brani delle lettere paoline, di Ebrei e di Apocalisse. Il ricordo della Madre del Signore orante con gli Apostoli in attesa dello Spirito (At 1,12-14) è indicato per la BVM del Rosario. Tra le lettere di san Paolo viene messo in luce l’importante brano di Gal 4,4-7, in cui l’apostolo confessa l’avvento redentivo, nella pienezza dei tempi, del Figlio di Dio “nato da donna”, letto a Gerusalemme già nel V sec. per la festa della Theotokos: risuona oggi nella solennità di Maria Ss.ma Madre di Dio il 1° gennaio. Due passaggi di 1Cor 15, relativi alla risurrezione, si ascoltano nella solennità dell’Assunzione, la vigilia 1Cor 15,54-57 (Dio ci dà la vittoria per mezzo di Gesù Cristo) e il 15 agosto 1Cor 15,20-27 (Cristo è la primizia dei risorti; poi risorgeranno quelli di Cristo). Dalla Lettera ai Romani sono attinti due testi: 8,28-30 (Coloro che Dio ha conosciuto li ha anche predestinati) come lettura alternativa nella festa della Natività di Maria, e Rm 12,9-16 (Siate solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità) indicato come lettura alternativa nella festa della Visitazione. Nella solennità dell’Immacolata si ascolta il brano di Ef 1,3-6.11-12 (Dio ci ha scelti in Cristo prima della creazione del mondo), in cui si benedice Dio per la scelta di renderci santi e immacolati al suo cospetto, pienamente realizzata in Maria. Dalla Lettera agli Ebrei sono tratti tre passi cristologici che rischiarano anche il mistero mariano celebrato: il testo dell’eventuale seconda lettura per il 2 febbraio (2,14-18: Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli); il brano della seconda lettura dell’Annunciazione (10,4-10: Di me sta scritto nel rotolo del libro che io compia, o Dio, la tua volontà), e il passo di 5,7-9 (Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna) come lettura propria per l’Addolorata. Infine, si ascoltano due brani ecclesiologico-mariani dell’Apocalisse: 11,19a;12,1-6a.10ab (Apparve una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi) come prima lettura della messa nel giorno dell’Assunzione, e Ap 21,1-5a (Vidi la nuova Gerusalemme pronta come una sposa) per la dedicazione di S. Maria Maggiore.

4. I brani del Comune della BVM
Nel Comune della BVM sono indicati come prima lettura 11 brani dell’Antico Testamento e 3 testi del Nuovo Testamento (per il tempo pasquale); come seconda lettura sono indicati 4 testi; come pericopi evangeliche figurano 12 testi (tutti i brani evangelici con menzione di Maria, eccetto Mc). Tra i brani dell’Antico Testamento non segnalati nelle celebrazioni mariane, vi compaiono due brani da cui provengono espressioni che risuonano nel Magnificat e nella rivelazione dell’angelo a Maria: la vocazione di Abramo di Gn 12,1-7 (Come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre) e il brano di 2Sam 7,1-5.8b-11.16 (Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre); quindi due testi sapienziali tradizionalmente applicati a Maria: Pr 8,22-31 e Sir 24,1-2.5-7.12-16.26-30 (gr. 1,3-4.8-12.19-21). Di san Paolo è indicato il brano di Rm 5,12.17-19 (Dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia). Tra i brani evangelici non impiegati con i medesimi versetti in celebrazioni mariane del Calendario generale, troviamo: Lc 1,39-47 (Beata colei che ha creduto); Lc 2,15b-19 (Maria conservava tutte queste cose meditandole nel suo cuore); Lc 2,27-35 (Anche a te una spada trafiggerà l’anima). Un ulteriore ampliamento di letture per la messa si è avuto con il Lezionario della Collectio Missarum (1987), integrativo del Comune della BVM: offre l’indicazione completa dei brani biblici in cui si nomina direttamente Maria, dei testi a lei attribuiti tipologicamente, dei brani che illuminano la sua esemplare esperienza di vita santa (cf. Praenotanda, n. 39; nel volume del Lezionario, Praenotanda, n. 3).

5. Alcuni principi e criteri di scelta delle Letture
a)
a)Il posto riservato a Maria nel Vangelo trova naturale riflesso e rilievo nella celebrazione liturgica della Chiesa, animata e pervasa dalla divina rivelazione contenuta e trasmessa nelle Sacre Scritture, specie nel Vangelo. Il ricordo della Madre del Signore, conseguentemente alla sua menzione nei vangeli dell’infanzia di Mt 1-2 e Lc 1-2, viene messo in risalto in modo particolare nelle letture della messa che scandiscono i tempi di Avvento e Natale. La sua intima associazione ai misteri del Figlio, nella vita pubblica e nel mistero pasquale, risuona nella liturgia nella misura della sua evidenza evangelica: i riferimenti sono le nozze di Cana e Maria sotto la Croce. Oltre ai brani evangelici espliciti circa la figura di Maria, e ai pochi passi neotestamentari con riferimento a lei (Atti, Gal, Ap), la Chiesa ascolta nella celebrazione eucaristica anche brani dell’Antico Testamento. Lo fa nell’ottica ben spiegata da Lumen gentium 55: «Le sacre Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento e la veneranda Tradizione mostrano in modo sempre più chiaro la funzione della Madre del Salvatore nel piano della salvezza e la pongono quasi davanti agli occhi. I libri dell’Antico Testamento descrivono la storia della salvezza, nella quale gradualmente viene preparata la venuta di Cristo nel mondo. Questi documenti primitivi, come sono letti nella Chiesa e sono compresi alla luce dell’ulteriore e piena rivelazione, a poco a poco mettono sempre più chiaramente in luce la figura di una donna Madre del Redentore. Ella viene già profeticamente adombrata sotto questa luce nella promessa fatta ai progenitori caduti nel peccato circa la vittoria sul serpente (cf. Gn 3.15). Similmente questa è la Vergine che concepirà e partorirà un Figlio, che sarà chiamato Emmanuele (cf Is 7,14; Mi 5,2-3; Mt 1,22-23). Ella primeggia tra gli umili e i poveri del Signore, che con fiducia attendono e ricevono da lui la salvezza. Infine in lei, eccelsa Figlia di Sion, dopo la lunga attesa della promessa, si compiono i tempi e si instaura la nuova economia, quando il Figlio di Dio assunse da lei la natura umana per liberare l’uomo dal peccato con i misteri della sua carne». Commentando l’Ordo lectionum Missae post-conciliare, nella Marialis cultus (1974), Paolo VI si sofferma a rilevarne la fisionomia mariana. Eccone il giudizio che ne da, al n. 12: «il Lezionario contiene un numero maggiore di letture vetero e neotestamentarie riguardanti al beata Vergine; aumento numerico non disgiunto, tuttavia, da una critica serena, poiché sono state accolte unicamente quelle letture che, o per l’evidenza del loro contenuto o per le indicazioni di una attenta esegesi, confortata dagli insegnamenti del Magistero o da una solida tradizione, possono ritenersi, sia pure in modo e in grado diverso, di carattere mariano. Conviene osservare, inoltre, che queste letture non solo ricorrono in occasione delle feste della Vergine, ma vengono proclamate in molte altre circostanze: in alcune domeniche dell’anno liturgico, nella celebrazione di riti che toccano profondamente la vita sacramentale del cristiano e le sue scelte, nonché nelle circostanze liete e penose della sua esistenza».
b) Una chiara esposizione dei principi sottesi alla scelta di brani biblici circa la figura e la missione di Maria nel Lezionario per la Messa è stata offerta al n. 39 (n. 3 nel volume del Lezionario) dell’Introduzione alle Messe della Beata Vergine Maria; pur riferendosi direttamente all’ampia scelta di letture indicata in tale raccolta di formulari mariani, i criteri sono i medesimi che hanno guidato le scelte del Lezionario del Messale Romano. Ecco il testo: «Le letture bibliche della Raccolta di messe della beata Vergine Maria costituiscono un ampio e vario repertorio, che si è venuto formando lungo il corso dei secoli, con l’apporto delle esperienze delle comunità ecclesiali sia antiche che del nostro tempo. In questo “repertorio biblico” si possono distinguere tre generi di letture: a) letture sia del Nuovo sia dell’Antico Testamento che riguardano direttamente la vita o la missione della beata Vergine Maria o contengono profezie che a lei si riferiscono; b) letture dell’Antico Testamento, che fin dall’antichità vengono applicate a Santa Maria. Le Sacre Scritture, infatti, tanto dell’antica come della nuova Alleanza, sono state viste dagli stessi Santi Padri come un “corpo unico”, pregno del mistero di Cristo e della Chiesa; per cui alcuni fatti, figure o simboli dell’Antico Testamento prefigurano o evocano in modo mirabile la vita e la missione della beata Vergine Maria, gloriosa figlia di Sion e Madre di Cristo; c) letture del Nuovo Testamento che non riguardano direttamente la beata Vergine, ma sono proposte per la celebrazione della sua memoria per porre in luce che in santa Maria, prima e perfetta discepola di Cristo, rifulsero in modo straordinario la virtù – la fede, la carità, la speranza, l’umiltà, la misericordia, la purezza di cuore… –, che sono esaltate nel Vangelo».
c) Il deposito delle pericopi bibliche variamente impiegate nel ciclo del tempo e nelle celebrazioni mariane inscritte nel Calendario generale permette di avere un’idea dell’esegesi della Chiesa orante circa la Madre del Signore. Non deve sfuggire tuttavia che il messaggio biblico evidenziato dall’esegesi orante della Chiesa in preghiera va ben al di là del contenuto dei singoli brani impiegati: ogni celebrazione risuona di un proprio messaggio biblico, veicolato dall’incontro dei vari testi biblici scelti per essa – compreso il Salmo responsoriale e il canto al Vangelo –, interpretati alla luce del brano evangelico.

Conclusione
Rispetto al precedente Missale,22 l’Ordo lectionum missae del Missale Romanum di Paolo VI ha rappresentato un progresso quantitativo e qualitativo nell’adozione di testi biblici relativi a Maria, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. A fondamento di tale arricchimento sta il posto della Madre del Signore nell’economia della salvezza (cf. LG 55-59).  Le solennità mariane prevedono tre letture proprie oltre al Salmo responsoriale, le feste due letture proprie, le memorie rimandano al Comune, dove sono indicati 11 brani veterotestamentari, 7 degli scritti apostolici, 5 Salmi responsoriali, 6 acclamazioni alleluiatiche, 12 pericopi evangeliche; anche per le memorie obbligatorie e facoltative, vengono suggerite sempre delle letture, scelte dal Comune e in alcuni casi, testi propri. Il ricordo di Maria (accresciuto rispetto alla tradizione del Missale) compare nei vangeli della domenica IV di Avvento (anni ABC); dei giorni antecedenti il Natale; delle festività natalizie (Natale, S. Famiglia, domenica tra l’ottava, domenica II di Natale, Epifania, 7 gennaio); del Venerdì Santo (Passione secondo Giovanni); nella prima lettura della domenica VII/A di Pasqua; nel vangelo della domenica II/C per annum; nelle messe rituali del matrimonio (vangelo di Cana), della professione religiosa e consacrazione delle vergini (vangelo dell’annunciazione). Un significativo arricchimento è stato offerto, infine, dal Lezionario delle Messe della beata Vergine Maria, integrativo della scelta di letture indicate nel Comune della BVM.

Bibliografia
MAGGIONI C., Maria nel Lezionario della Messa. Principi e prassi del Missale Romanum, in AA. VV., Maria e la Parola di Dio rivelata celebrata vissuta, Centro di Cultura Mariana "Madre della Chiesa, Roma 2007, pp. 63-92; ID., Annunciazione e Liturgia. Approccio ermeneutico alle liturgie occidentali, in Theotokos 4 (1996) pp. 411-475; ID., “Mater pulchrae dilectionis”, in Ephemerides Mariologicae 46 (1996) pp. 359-379; ID., L’amore tra Maria e i discepoli: supremo testamento di Cristo, in M. M. PEDICO (ed.), Maria di Nazaret. Itinerario del lieto annuncio, Edizioni Monfortane, Roma 1998, pp. 102-108; ID., L’uso liturgico della pericope di Gesù al tempio, in Theotokos 6 (1998) pp. 405-433; La “Tota pulchra” nell’esperienza liturgico-celebrativa, in Theotokos 14 (2006) pp. 407-456; ID., A vent’anni dalla “Collectio Missarum de Beata Maria Virgine”, in Theotokos 15 (2007) pp. 543-553; MISSALE ROMANUM, Ordo Lectionum Missae, Editio Typica, Typis Polyglottis Vaticanis, 1969; MISSALE ROMANUM, Ordo Lectionum Missae, Editio Typica Altera, Libreria Editrice Vaticana 1981; JOUNEL P., Le renouveau du culte des Saints dans la liturgie romaine, Edizioni Liturgiche, Roma 1986, pp. 236-237; PASQUALETTI G., La riforma liturgica è “antimariana”?, in Notitiae 8 (1972) pp. 41-50; AUGÉ M., María en la liturgia renovada, in Ephemerides Mariologicae 36 (1986) pp. 259-274; CONGREGATIO PRO CULTU DIVINO, Lectionarium pro missis de beata Maria Virgine, Editio Typica, Libreria Editrice Vaticana 1987, CONFERENZA EPèISCOLATE ITALIANA, Lezionario per le Messe della Beata Vergine Maria, Libreria Editrice Vaticana 1987; SERRA A., Bibbia, in DE FIORES S. –  MEO S. (edd.), Nuovo Dizionario di Mariologia, pp. 231-311; ID., Prefigurazioni mariane in persone ed istituzioni dell’Antico Testamento, in CROCIANI L. (ed.), Maria Madre di Dio. Scrittura, teologia, liturgia, iconografia, Firenze 1988, pp. 111-194; CARIDEO A., La presenza di Maria nel Lezionario: linee di interpretazione, in AA. VV., Il Messale Romano del Vaticano II. Orazionale e Lezionario, II, Elle Di Ci, Leumann, Torino 1981; JOUNEL P., Le rénouveau du culte des Saints dans la liturgie romaine, Edizioni Liturgiche, Roma 1986, 236-238; SORCI P., Testi biblici non mariani applicati alla Vergine nella liturgia, in Theotokos 8 (2000) pp. 633-647; ID., La Scrittura nelle celebrazioni della B.V. Maria della liturgia romana, in Rivista Liturgica 91 (2004) pp. 827-868; DE ZAN R., La «Collectio Missarum de beata Maria Virgine». Alcuni rilievi al Lezionario, in Rivista Liturgica 75 (1988) pp. 112-122.

VEDI ANCHE:
- ANNO LITURGICO
- CALENDARIO LITURGICO MARIANO
- CELEBRAZIONE EUCARISTICA
- FESTA DELLA CONCEZIONE
- FESTE MARIANE
- MESSE DELLA BEATA VERGINE MARIA

- PREFAZI DELLE FESTE MARIANE
- PRIMA FESTA MARIANA IN OCCIDENTE






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