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CAMMINI LAURETANI



1. La Santa Casa di Loreto
Il culto della Santa Casa di Maria a Loreto è uno dei principali temi della devozione mariana e meta di pellegrinaggio da ogni parte del mondo. L’esistenza del santuario lauretano è documentata fin dal 1294. La sua peculiarità riguarda l’oggetto della devozione dei fedeli: la Santa Casa di Nazareth, luogo dell’Annunciazione, trasportata, secondo la tradizione, nel 1291 per «ministero angelico» prima in Illiria (a Tersatto, nell'odierna Croazia) e poi nel territorio di Loreto (10 dicembre 1294).

2. Origine della Via Lauretana
Le prime notizie di una Via di Pellegrinaggio legata al santuario di Loreto risalgono agli inizi del XIV secolo, ed in particolare ad un documento del 1318, reso noto da A. Theiner (Codex diplomaticus dominii temporalis S. Sedis, Roma 1861, I, p. 488): si tratta del collegamento tra Recanati e il mare, di epoca romana. E’ questo il primo nucleo della Via Lauretana. Nei decenni successivi, il flusso crescente di pellegrini si incanala lungo una delle maggiori direttrici viarie dello Stato Pontificio, quella che esce da Roma seguendo l'antica Via Flaminia fino a Foligno, valicando quindi l'Appennino all'altezza del passo di Colfiorito e giungendo ad Ancona tramite le valli del Chienti e del Potenza. Tale itinerario assume la denominazione di Via Lauretana, collegando le città sante di Roma e di Loreto. Il percorso della Via Lauretana si definisce progressivamente, precisandosi nel XVIII secolo, come testimoniato nella cartina del 1790.

3. Sviluppo e molteplicità dei "Cammini Lauretani"
 a) Non si contano i luoghi di pratica, le confraternite e le realtà religiose di culto, così come molteplici sono stati nel tempo i percorsi lungo i quali i pellegrini raggiungono il Santuario di Loreto, provenendo dalle diverse terre d’Europa, d’Asia e d’Africa. Anche se la Via Lauretana era di gran lunga la più frequentata dai pellegrini da Loreto a Roma e viceversa, non era però l’unica. Come testimoniato dagli studiosi diversi itinerari vanno tenuti nella dovuta considerazione:
- la "Via di Jesi": battuta soprattutto dai pellegrini provenienti dall’Umbria settentrionale e dai paesi dell’entroterra delle Marche diretti alla Santa Casa. Per Jesi passò ad. es. San Carlo Borromeo nel 1579 proveniente da Fossombrone e diretto al santuario di Loreto;
- La "Via di Macereto": importante innesto stradale sulla Via Lauretana che, prima della Muccia imboccava la strada che conduceva al santuario mariano di Macereto, presso Visso, dove i pellegrini, soprattutto provenienti dalla Sabina e dall’Abruzzo, potevo pernottare e sostare. Presso Porta S. Maria di Visso, lungo le mura urbiche del 1261, fu posta, verso la fine del secolo XVI, un’epigrafe con una scritta indicante la direzione di questa strada di origine medievale. La lapide fa intendere che questo Cammino Lauretano era molto frequentato dalle popolazioni dell’antico Regno di Napoli, oltre che della Sabina.
- La Via Romea: i pellegrini provenienti dal nord-est dell’Italia e dell’Europa percorrevano almeno in parte, la ben nota Via Romea, così denominata perché frequentata appunto da Romei, cioè da pellegrini diretti a Roma. Essi, cominciando ad inserire nel loro pellegrinaggio alla tomba degli Apostoli anche la Santa Casa di Loreto, da Fano proseguivano verso Ancona, fino a Loreto, da dove, per la Via Lauretana, arrivavano a Roma. Ad. es Cartesio nel 1694 l’ha percorsa per sciogliere un voto alla Vergine Lauretana che, a suo dire, lo aveva illuminato nella scoperta del suo metodo filosofico (cogito, ergo sum) e Torquato Tasso nel 1587, il quale dopo aver sciolto un voto alla Madonna in Santa Casa, proseguiva per Roma lungo la Via Lauretana.
- La Via Aprutina-Lauretana: essa muoveva, secondo qualche studioso, dai Santuari di S. Nicola di Bari e di S. Michele Arcangelo sul Gargano, costeggiava l’Adriatico sul tratto meridionale, penetrava nella Marca e, attraverso la vallata di Fiastra, si collegava con la Via Francigena. Non sembra però che i pellegrini al santuario di Loreto nei secoli passati seguissero questo tragitto. Infatti i romei provenienti dall’antico Regno di Napoli percorrevano in genere la Via Aprutina che, in qualche luogo, veniva denominata anche Lauretana. Un gran numero di pellegrini diretti al santuario di Loreto proveniva nei secoli XVII-XIX dalla Ciociaria, che è compresa in gran parte nell’attuale provincia di Frosinone. Essi seguivano un itinerario che, scavalcando i monti dell’Abruzzo, li conduceva all’attuale strada Adriatica, detta un tempo Aprutina.
b) I pellegrini provenienti dal nord e dal nord–ovest d’Europa (Inghilterra, Portogallo, Spagna e Francia) e diretti a Roma percorrevano la famosa Via Francigena che, attraversando la Lombardia, l’Emilia e la Toscana, giungeva a Roma. Nei secoli XV-XIX, coloro che intendevano visitare la Santa Casa – ed erano numerosi – dall’Urbe imboccavano la Via Romana –Lauretana, per proseguire poi lungo il noto tragitto che conduceva a Milano o a Venezia. Non era escluso il caso in cui i pellegrini facevano il cammino all’inverso, visitando prima Loreto e poi Roma e ritornando infine ai propri paesi lungo la Via Francigena.

4. Recupero e valorizzazione dei Cammini Lauretani
Siamo di fronte ad un complesso universo di luoghi, pratiche, percorsi, memorie, legami, nati e cresciuti nei secoli attorno alla Beata Vergine Maria di Loreto ed al luogo dove viene venerata: il Santuario di Loreto.  Loreto, infatti, con la sua Basilica dichiarata Santuario Pontificio Internazionale, è il centro di un progetto che si irradia verso il territorio regionale attraverso i Cammini Lauretani, connettendo e valorizzando le sue eccellenze.
a) Il Tavolo di Concertazione istituito con Protocollo di Intesa in data 10/12/2010 dalla Conferenza Episcopale Marchigiana insieme alla Fondazione Carima, Fondazione Carilo, Associazione «Via Lauretana», Anci, sta lavorando per il recupero, la gestione e la valorizzazione di questo importante patrimonio religioso, storico, turistico, ambientale, culturale e artistico. Da un punto di vista pastorale si organizzano insieme al Forum Oratori Marche e al Centro Giovanni Paolo II di Loreto una serie di pellegrinaggi sul tratto Loreto-Assisi. Questi eventi prevedono fra le altre cose momenti di preghiera, accoglienza, comunione con i ragazzi degli oratori presenti lungo i Cammini Lauretani e ospitalità presso le case religiose dislocate nel percorso.
b) Al recupero e valorizzazione dei Cammini Lauretani è attivato il Distretto Culturale Evoluto nel cluster marchigiano «meditazione e spiritualità». Per il DCE il progetto di recupero de "I Cammini Lauretani" identifica nella spiritualità lauretana, il valore religioso e culturale trasversale, profondo ed identitario, che connota il territorio marchigiano. La Rete dei Cammini Lauretani – in primis la Via Lauretana integrata dagli altri luoghi marchigiani del culto della Beata Vergine Maria di Loreto – per la sua carica simbolica, per la fitta tessitura di valori territoriali, storico – culturali, ambientali, architettonici, artistici, che si sono sedimentati nei secoli, diventa in questo contesto, al tempo stesso, testimonianza preziosa del passato, forte elemento identitario e preziosa risorsa «culturale» in una prospettiva di sviluppo sostenibile.
c) A partire da questi indirizzi, il progetto “I Cammini lauretani”elabora e sostiene proposte di sviluppo territoriale nelle ricadute, oltre che sul versante religioso come «itinerario dello spirito», sul turismo, sui servizi culturali, sulle applicazioni tecnologiche, sull'industria e nell'artigianato, sul mondo della cultura e del sapere, promuovendo le imprese culturali creative con questi obiettivi:
- Promuovere il DCE dei “Cammini Lauretani”, riconoscendo i valori religiosi come elementi fondativi dell’identità territoriale più profonda e sedimentata e come risorsa strategica per generare importanti processi di crescita del territorio marchigiano;
- Attivare processi di creazione e potenziamento del tessuto imprenditoriale e sociale, nel pieno rispetto del carattere spirituale del culto lauretano;
- Offrire opportunità di crescita e di protagonismo ai giovani marchigiani.

Bibliografia
LONGHI S., I Cammini Lauretani. Convegno CEI «Lungo le strade della Fede», Loreto 23/01/14; SANTARELLI G., Il Cammino» lauretano, in Messaggio della Santa Casa, novembre 1997, pp. 274ss; GIULIETTI P. - SERENELLI C., La Via Lauretana. A piedi da Assisi a Loreto, Cart'Armata Edizioni, Milano 2015; FORUM ORATORI MARCHE, "Pellegrinando". Guida Pastorale per Giovani Pellegrini alla riscoperta dell'Antica Via Lauretana,  2015.

VEDI ANCHE
CAMMINO DELLE MARIE
CAMMINO DI OROPA
CAMMINO MARIANO DELLE ALPI






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