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CONCEZIONE DI ANNA


Una delle tre feste dell'Infanzia di Maria della Chiesa Bizantina che si celebra il 9 dicembre.

1. Origine e storia della festa

La festa della Concezione si ispira ai capitoli I-V del Protevangelo di Giacomo e la sua istituzione è la più recente tra le feste dell'infanzia di Maria. Il nome che i libri liturgici greci danno alla festa è Syllipsis (o Concezione) di Anna, madre della Theotokos. Il calendario a sua volta assegna alla festa il giorno 9 dicembre, e non il giorno 8 come nel calendario latino. La data è stata stabilita in funzione della festa dell'8 settembre, o più esattamente del 9 settembre, festa della maternità di Sant'Anna, per rispettare il periodo di nove mesi che intercorre tra la concezione e la nascita. Dall'inizio la festa ebbe il carattere di una solennità dedicata a Sant'Anna e non a Maria: questo spiega l'importanza minore della festa, se paragonata alle due altre feste; possiede infatti un solo giorno di vigilia (proeortia) e non ha nessun giorno di dopofesta (meteortia); la chiusura (apodosis) avviene lo stesso giorno della festa. I giorni festivi sono dunque due. Il luogo d'origine della festa non è Gerusalemme, come per le altre due feste, ma Costantinopoli, alla luce di due specie di considerazioni. La prima riguarda la stessa Sant'Anna, le cui reliquie erano arrivate a Costantinopoli nel secolo VII, dando luogo ad un vero culto della santa. La seconda riguarda invece la stessa Maria: volendo completare il suo ciclo di feste, e accorgendosi che esistevano già nel calendario due altre feste di Concezione, quella di Gesù (Annunciazione 25 marzo) e quella di Giovanni Battista (23 settembre), si è pensato che Maria non meritava di meno. Così la festa fu istituita per venerare insieme la madre che concepisce e la figlia concepita. La solennizzazione divenne effettiva nel secolo VIII, come risulta da alcuni testi che portano nomi di autori: i due canoni del Proprio della festa cantati nel Mattutino portano i nomi di Andrea di Creta (†740) il primo, di Giorgio Innografo il secondo; per di più la prima omelia effettuata per celebrare la festa porta il nome di Giovanni di Eubea (†c.740). In questo ultimo documento si ha la conferma dell'esistenza della festa, ma anche del valore minore della stessa se paragonata a quelle della Natività di Maria e della sua Dormizione. Nel 883 troviamo la festa inclusa nel cosiddetto "Nomocanone di Fozio". Nel secolo X, l'imperatore Leone VI, detto il Filosofo, la estendeva a tutto l'impero bizantino. Nel 1166, l'imperatore Emmanuele Comneno l'annoverava tra le feste da celebrare con astensione dal lavoro.

2. Il senso della festa

Il Proprio della festa bizantina, limitato a soli due giorni, è ridotto, se paragonato a quello delle altre due feste, ma contiene lo stesso 113 strofe poetiche che spaziano sui tre generi della poesia liturgica greca: il tropario, il kondakion ed il canone. I testi mettono in rilievo la grandezza dell'avvenimento non solo per i genitori, ma anche per tutta l'umanità e per noi che ne siamo i beneficiari. Il fatto stesso della concezione è considerato come un vero prodigio. La situazione anteriore dei genitori è paragonata a una terra arida e secca che, irrigata dalla grazia del Signore, riesce a produrre frutto; a un tronco secco che può ormai germogliare e fiorire; a una spiga che può produrre grano. La nuova fecondità di Anna, rimuove la sterilità del genere umano. Il frutto di Anna è paragonato al cielo nuovo che fa sorgere il sole, alla scala dalla quale discese Dio sulla terra, alla Nuova Eva destinata alla nascita del Nuovo Adamo. La concezione di Anna è occasione di gioia universale.

3. Dall'ufficiatura della festa

- TROPARIO
Oggi si spezzano i vincoli della sterilità. Difatti Dio, esaudendo Gioacchino ed Anna, promette loro di poter generare contro ogni speranza una divina Fanciulla, dalla quale è nato, divenendo uomo, l'Incircoscritto, ordinando all'angelo di gridarle: Salve, o Piena di grazia, il Signore è con te.

- KONDAKION DI GIUSEPPE STUDITA (†832):
L'universo festeggia oggi la concezione di Anna, avvenuta per opera di Dio: essa concepì oltre ogni parola Colei che doveva concepire il Verbo.

- ANTIFONA ALLE LODI
Mettete fine, Adamo ed Eva, ad ogni tristezza. La Madre della gioia, paradossalmente viene data come frutto, oggi, ad una sterile.
O avo Abramo, e voi tutti i profeti, giubilate alla vista della Madre di Dio che nasce dalla vostra radice.
Salve, Gioacchino e anche Anna, salve! Perché voi portate quale frutto, oggi, colei che è causa di gioia e di salvezza per il mondo.
Coro dei profeti, siate nella gioia! Ecco difatti Anna che dà ilfrutto per
il quale le vostre profezie si sono adempiute.
O tutte voi, tribù, partecipate alla gioia di Anna, la sterile: Essa difatti genera contro ogni speranza un frutto del seno, causa della nostra vita.
O tutti voi, confini della terra, gioite! Ecco difatti che la Madre del Creatore universale viene generata, oggi, da un seno sterile.

- UFFICIATURA DELLA FESTA
L'ufficiatura della festa contiene due Canoni cantati nel Mattutino: il primo è di Andrea di Creta (†740); il secondo è di Giorgio di Nicomedia (†fine sec. IX).

- LEZIONI BIBLICHE
Le Lezioni bibliche si riducono a quelle lette durante la Messa, ossia:
- Epistola: Galati 4, 22-27: inutilità della Legge.
-Vangelo: Luca 8, 16-21: i parenti di Gesù.

- SINASSARIO
Il Sinassario, o libro liturgico che contiene notizie storiche più o meno lunghe sulle feste del Calendario, ci offre per la festa del 9 dicembre: il seguente testo:
Il 9 dicembre: La concezione di Anna, madre della Madre di Dio. Nostro Signore e Dio, volendo preparare per propria dimora un tempio animato e una casa santa, mandò il suo angelo dai giusti Gioacchino ed Anna dai quali aveva deciso che sarebbe venuta la Madre sua secondo la carne. Egli aveva prestabilito la concezione di una infeconda e sterile, per rendere più credibile la nascita della Vergine. Per questo la Santa vergine Maria fu concepita e non nacque, come sostengono alcuni, di sette mesi, o senza concorso di uomo, ma nacque esattamente a nove mesi dall'annuncio e con intervento umano. Infatti soltanto nostro Signore e Dio, Gesù Cristo, nacque senza intervento d'uomo e senza seme dalla santa Vergine in modo ineffabile e inspiegabile, come lui solo sa; ed essendo Dio perfetto, egli assunse Perfettamente tutto quanto riguarda la sua economia secondo la carne, come quando all'inizio creò la natura umana e la plasmò.
(Testo greco in PG 117, 196 - Testo italiano in TMPM, II, pp. 1045)

- OMELIE
Fra le antiche Omelie che celebrano la festa, segnaliamo:
- Giovanni di Eubea (†c.750) Omelia sulla Concezione della Beata Vergine Maria (in TMPM, II, pp. 583-593);
- Leone VI il Saggio (†912) Omelia I sulla Concezione della Vergine (in TMPM, II, p. 889)
- Eutimio Sincello (†917) Omelia sulla Concezione di Sant'Anna (in TMPM, II, pp. 912-917).

Bibliografia
GHARIB G., La Madonna nell'anno liturgico bizantino, Roma 1972, pp. 60-70 (con bibliografia); ID.,  Le icone festive della Chiesa ortodossa, Milano 1985, pp. 46-51; ID., Le icone mariane, Roma 1985, pp. 220-225; ID., La festa dell'Immacolata Concezione di Maria fra Oriente e Occidente, in AA. VV., É l'Immacolata ed è tua madre, Edizioni Carismatici Francescani, Città di Castello 2007, pp. 151-173; LEDIT J., Marie dans la liturgie de Byzance, Beauchenes, Paris 1976, pp. 102-112; AA. VV., Testi mariani del Primi Millennio (TMPM), Vol. II: Padri ed altri autori bizantini, Città Nuova, Roma 1989.

VEDI ANCHE:
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