1. Cenni biografici
Durante molto tempo i dati cronologici della sua vita hanno costituito un vero enigma e sono stati fatti oscillare entro uno spazio comprendete diversi secoli, precisamente dal VII al XIV secolo. Ricerche ulteriori e sicure hanno condotto a fissare la sua esistenza nel secolo X. In base all'informazione di Marco di Efeso, sembra si debba collocare la sua nascita negli anni del regno di Leone VI il Saggio (886-912), a Costantinopoli, da una famiglia nobile e ricca. Michele Psello attesta che Simeone si distinse in vari campi di attività e che acquistò un'esperienza notevole nell'amministrazione statale. Fu logoteta (= ragioniere dello stato) negli anni dell'impero di Niceforo II Foca (†969), di Giovanni I Zimisce (†976) e di Basilio II (†1025). Secondo fonti che meritano un certo credito, Simeone verso la fine della vita si sarebbe fatto monaco. Già al tempo di Michele Psello (†ca. 1078) era venerato come santo; particolare confermato anche da Marco di Efeso (†1444).

2. Le opere del Metafraste
Il Metafraste lasciò un quantitativo impressionante di scritti, per altro non ancora del tutto pubblicati. Compose opere storiche, poetiche, canoniche e devozionali. Ma quella che lo rese più famoso è il suo Menologio raccolta agiografica a scopo più morale che storico, preziosa tuttavia per le innumerevoli informazioni che dà sulle vite e le gesta dei santi. É stato accusato di inventare fatti e addirittura dei personaggi, ma l'accusa appare ingiusta. Non è improbabile che l'idea di invitare Simeone a comporre un nuovo menologio da usarsi nelle celebrazioni liturgiche, sia venuta dall'imperatore Costantino VII Porfirogeneto (913-959). L'opera, a causa del suo enorme successo, ha subito molte aggiunte ed amplificazioni successive dalla penna di ignoti autori e presenta non pochi problemi ai fini dell'identificazione del fondo metafrastiano autentico. Lo Ehrhard ha fatto un lavoro formidabile in questo senso, riuscendo a identificare 149 vite redatte da Metafraste stesso e da lui successivamente rielaborate in modo tale da costituire tre categorie diverse:
- pochissime incorporate quasi senza nessun cambiamento rispetto alla prima stesura;
- quelle completamente rifuse nella presentazione e nello stile, e sono la maggior parte;
- alcune redatte ex novo' .

2. Maria nelle opere del Metafraste
Metafraste è l'autore più significativo nel campo dell'agiografia e, come tale, lasciò anche una biografia della Vergine santa; opera che si inserisce onorevolmente in quel filone di composizioni analoghe, come il discorso sulla vita della Santissima Theotokos del monaco Epifanio (sec. IX) e un'ampia biografia della Vergine attribuita a Giovanni Geometra (+ fine secolo X), redatta sotto forma di trattato o omelia sulla Dormizione. Nel Menologio, ancora oggi usato nella liturgia bizantina, Maria viene frequentemente menzionata. Anche nelle altre opere Simeone si occupa sovente della Vergine; ma vogliamo ricordare che egli è autore di diversi scritti mariani: Vita di Maria, Discorso sul lamento funebre di Maria, Commentario sull'immagine romana della Theotokos, Canone sulla festa della Natività di Maria. Compose anche preghiere mariane.

Bibliografia
GAMBERO L., Dottrina mariana orientale nel periodo bizantino, Marianum - Anno Accdemico 1999-2000, pp. 124-136; EHRHARD A., Die Legendensammlung des Symeon Metaphrastes und ihr ursprünglicher Bestand, Freiburg 1897, pp. 46-82; ID., Symeon Metaphrastes und die griechische Hagiographie, Romische Quartalschrift fur christliche Altertumskunde und fur Kirchengeschichte 11 (1897), pp. 531-553; Id.,Ueberlieferung und Bestand der hagiographischen und homiletischen Literatur der griechischen Kirche, V2, TU 51, pp. 306 ff.; DELEHAYE H., Le Ménologe de Métaphraste, AnBoll 17 (1898), PP. 448-452.