Sostituta Superiore delle Orsoline e grande mistica siciliana, morta a San Giovanni la Punta nel 1946, di cui è in corso il processo di beatificazione.

1. Cenni biografici

Lucia Mangano è nata da umili genitori, nella diocesi di Catania, l'8 Aprile 1896, quartogenita in mezzo a nove figli. Passò l'infanzia e la prima giovinezza a Tremestieri, alle falde dell'Etna, dedicandosi per tempo ai lavori campestri e alle pratiche di pietà. Nel 1913 la famiglia Mangano emigrò nel paese di S. Giovanni La Punta, e Lucia per alcuni anni fu messa a servizio, onde far fronte alle necessità della numerosa e povera famiglia. Fin dai più teneri anni, essa si distinse per un profondo spirito di orazione e d'interiorità, per semplicità e modestia, per la pratica delle virtù domestiche; e la stima che conoscenti e compaesani si fecero di lei, andò aumentando col crescere degli anni. Si iscrisse all'Azione Cattolica della propria parrocchia. Fu Vice-Presidente delle Giovani, poi Delegata delle Aspiranti e delle Beniamine, ed era questo il suo apostolato più ambito; d'altra parte, le fanciulle trovarono nella loro Delegata una saggia istitutrice, una madre premurosa, un raro modello d'ogni cristiana virtù. I verbali delle adunanze, che si tennero sotto la direzione della Serva di Dio, mettono in- genuamente in risalto l'entusiasmo da lei suscitato nelle giovanette e le trasformazioni operate nei loro teneri cuori. Nel 1919 fu canonicamente eretta, nella parrocchia di S. Giovanni La Punta, la Compagnia di sant'Orsola, istituita da sant'Angela Merici, cui - com'è noto - appartengono pie vergini viventi nelle proprie famiglie. La Mangano fu una delle prime a dare il proprio nome al pio sodalizio, e subito si segnalò per l'amore alla Compagnia, per l'assiduità alle congregazioni quindicinali, e per l'esatta osservanza della Regola; tanto che nel 1925, con unanime soddisfazione, fu eletta Superiora-Sostituta del Gruppo di S. Giovanni. Nel 1927, per espressa volontà del Signore, Lucia lascia la famiglia e si ritira a vita comune insieme con Maria Lanza, la quale le sarà sempre al fianco, sarà la confidente del suo animo e la preziosissima testimone delle sue virtù e di tutti i fatti mistici che avvennero in questa creatura privilegiata tra le privilegiate. Un anno dopo anche Nunzia Mangano, sorella di Lucia, fu ammessa come interna nella casa di sant'Angela. Lucia restò Sostituta-Superiora della Compagnia per due decenni, cioè sino alla morte, avvenuta improvvisamente il 10 Novembre 1946. Le consorelle che ebbero la ventura di viverle accanto, ne ricordano, con indicibile nostalgia, la semplicità e l'affabilità del tratto, il portamento umile ma dignitoso, la fortezza d'animo unita alla più squisita mitezza, le sollecitudini materne che la Sostituta aveva per tutte le loro necessità, spirituali ed anche materiali. É incalcolabile il gran bene che Lucia fece al suo Istituto, aumentando le vocazioni, creando un clima di fervore e di operosità. Umanamente fa meraviglia come una debole donna, di umilissimi natali e priva di cultura, abbia potuto attirarsi si vasta simpatia, dare inizio a tante opere di bene, e soprattutto sia riuscita a portare tanti cuori a Dio. Il culto privato alla Serva di Dio, cominciato subito dopo la sua morte, va prendendo estensioni sempre più vaste in Italia e all'estero. Moltissime grazie ed alcuni miracoli sono stati impetrati, ricorrendo all'intercessione di Madre Lucia. L'11 Gennaio 1955, presso la Curia Arcivescovile di Catania, fu aperto canonicamente il processo diocesano per la Beatificazione della Serva di Dio, oggi Venerabile.

2. Tappe dell'itinerario mistico di Lucia Mangano
Sino dalla fanciullezza Madre Lucia fu condotta dallo Spirito Santo sui fertili sentieri dell'orazione e della contemplazione, percorrendone i diversi gradi speditamente e con meravigliosa armonia. Leggendo il primo volume della Vita, ove viene descritta gradatamente l'ascesa spirituale della mistica catanese, qualcuno ha trovato un po' artefatta la distribuzione della materia ed ha giudicato arbitraria la descrizione dell'itinerario mistico, presentato dall'autore. Letti attentamente i «diari » del P. Generoso, di Mons. Scalia e della Lanza, il P. Martinelli ha dimostrato che lo schema seguito dal Padre spirituale è più vicino alla realtà degli avvenimenti di quanto possa apparire a prima vista.
Secondo la classificazione cronologica del P. Generoso e confermata dal Martinelli, le tappe dell'itinerario mistico di Lucia Mangano sarebbero queste:
1) Dall'infanzia ai 19 anni (... -1915) : Orazione di quiete e Unione piena.
2) Dai 19 ai 24 anni (1915-1920) : Notte dei sensi. Durante questo periodo si alternano nella vita spirituale di Lucia : aridità, pene, amarezze, timori angosciosi; hanno inizio le prime apparizioni e vessazioni diaboliche.
3) Dai 24 ai 37 anni (1920-1933): Periodo estatico, durante il quale si danno estasi gioconde ed estasi aride o dolorose. Moltissime volte Lucia vede Gesù e la Madonna; partecipa alla Passione del Salvatore: all'agonia dell'orto, alla flagellazione, alla coronazione di spine, alla crocifissione, alla morte. Mirabili sono i progressi nell'esercizio delle virtù.
4) Dai 27 ai 37 anni (1923-1933): Notte dello spirito. Essa fu lunga e penosissima, tanto più crocifiggente, quanto più singolari e sublimi erano i carismi cui essa predisponeva; non mancarono tuttavia le estasi gioconde ed ineffabili gioie, che sostennero Lucia nella difficile ascesa. La prima fase della Notte dello spirito (1923-1927) è caratterizzata da pene interiori, dubbi, timori, difficoltà di aprirsi con il confessore; da insistenti e paurose apparizioni diaboliche. La seconda fase (1927-1930) è costituita da profonde oscurità, aridità, desolazioni di spirito; Lucia teme d'essere illusa e d'ingannare; continuano le vessazioni del demonio che «la disturba in tanti modi»: ora le appare rabbioso e la percuote con furore, ora prende forme lascive, altre volte si nasconde sotto le sembianze del confessore o di angelo di luce che la lusinga; a ciò si aggiungono atroci sofferenze da parte delle creature: prima grande persecuzione contro le Orsoline di S. Giovanni La Punta (1930). La terza fase comprende gli anni 1931 e 1932: supremi sforzi diabolici; continuano i dubbi laceranti, il timore d'essere ingannata e d'ingannare, la sensazione d'essere perdutamente dannata, lo spavento, l'istigazione alla disperazione; accade pure la seconda grande persecuzione contro le Orsoline (1932). Pertanto l'anima della Serva di Dio va sempre più purificandosi e arricchendosi con altre sofferenze mistiche: desideri acutissimi di Dio, misteriose e dolorose infiammazioni, ferite e languori d'amore, che la preparano prossimamente all'unione trasformante (1932-1933).
5) A 37 anni, la sera del venerdì 24 Marzo 1933: Matrimonio spirituale. Ultimi preparativi, celebrazione, mirabili effetti; donativi regali alla «sposa». Durante tutto il periodo mistico, Lucia riceve molte grazie «gratis datae»: visioni, rivelazioni, scrutazione dei cuori, dono delle profezie, ecc. da fecondissima attività mistica e «super-mistica», nel senso che la Serva di Dio riceve doni e carismi singolarissimi, a partire dalla notte del 27 Ottobre 1933 sino alla morte. Per tredici anni Madre Lucia è ammessa a sublimissime visioni, meglio «conoscenze»; nella sua anima si alternano gioie ineffabili e pene inaudite, tanto da divenire, com'essa si esprimeva, «un mistero di gaudio e di dolore». 

3. Presenza di Maria nella vita mistica di Lucia Mangano
La Madonna ha amato Lucia Mangano di singolarissimo amore. Essa l'ha presa sotto la sua protezione, fino dalla prima infanzia, e con incessante e materna benevolenza l'ha accompagnata sino al vertice d'una santità eminentissima. Tutta la straordinaria vita di questa mistica contemporanea, è illuminata dal sorriso di Maria. La Madre di Dio le appare spessissimo e in diverse maniere, le prodiga materne tenerezze che commuovono sino alle lacrime, la illumina e la guida con opportuni ammaestramenti; la consola nelle pene dello spirito, la difende contro il demonio e la sostiene durante le persecuzioni da parte delle creature. Ma dove maggiormente riluce l'amore della Madre per la figlia, è nel Matrimonio spirituale di questa. Nessuna mamma della terra, tutta intenta a preparare la propria figliuola alle nozze, può presumere di poter emulare l'amore, la tenerezza, le premure e il compiacimento, che ebbe la Madonna nel mistico Sposalizio di Lucia Mangano con l'Agnello Immacolato. P. Martinelli nei sui volumi su "La Madonna e Lucia Mangano", ha parlato di tutto questo con l'eloquenza e l'efficacia dei fatti, controllati, vagliati, vissuti giorno per giorno da più persone e per molti anni.

4. Amore di Lucia Mangano per Maria
La benevolenza e la sollecitudine della Madre, sono contraccambiate dall'amore e dallo zelo della Figlia. Un amore forte ed affettuosissimo, che illumina la mente, infiamma il cuore, nutre e letifica lo spirito. Un amore fiducioso, ingenuo e ardito a un tempo, che è ricorso continuo alla Madonna, che spesso diventa abbandono e sicurezza «tra le sue braccia». Lucia Mangano chiede tutto alla «Mamma sua», le dice tutto, non vuole avere alcun segreto per Lei. D'altra parte essa è convinta che la Mamma sa tutto, che «ci pensa», anzi che «ci deve pensare» : perciò è sicura che Ella, al tempo giusto, interverrà e «sta tranquilla per tutto». Il volto e il sorriso della Regina del cielo accompagnano la Serva di Dio, sempre e dovunque. Anche senza volerlo, Lucia pensa a Lei, parla di Lei, non può non parlare di Lei, nelle conversazioni e negli scritti. Vorrebbe che tutti gli uomini conoscessero la Madonna, che tutti l'amassero, che tutti facessero a Lei ricorso, per trovare con Lei la salvezza. Questo amore appassionato prende le sfumature più delicate e commoventi, fa vibrare più profondamente l'anima della figliuola, quando essa medita gli acerbi Dolori della Madre corredentrice. E ciò accade spesso, sino dai primi anni della sua vita di eminente contemplativa: tanto che la «compassione» ai Patimenti di Gesù e ai Dolori della Madonna costituirà uno degli aspetti caratteristici della sua straordinaria esperienza mistica, una delle sue missioni specifiche, in terra.

Bibliografia
MARTINELLI A., La Madonna e Lucia Mangano. Saggio di Mariologia mistica contemporanea. Vol. 1. L'intervento e la benevolenza della Madre;  Vol. 2. L'affetto e lo zelo della figlia, La Mericiana - L'Addolorata, S. Giovanni La Punta - Mascaucia 1959; FONTANAROSA G., Lucia Mangano, Orsolina. Vol.1 e 2, L'Addolorata, Mascalucia 1953; AA. VV., Lucia Mangano, Sostituta Superiora delle Orsoline di San Giovanni La Punta, Edizioni Costantino, Catania 1947; VOTA C., Voglio sposar un Re... Profilo biografico della Serva di Dio Lucia Mangano, La Mericiana, San Giovanni La Punta 1958; P. INNOCENZO, Un fiore dell'Etna.. Lucia Mangano, L'Addolorata, Mascalucia 1954; ALLEGRA G. M., Mio Dio, mio tutto. Pensiero sull'Atto di ofefrta per i sacerdoti composto dalla Serva di Dio Lucia Mangano, Biblioteca francescana S. Antonio, Falconara 1956; ID., Madre mia, fiducia mia! Pensieri dulla preghiera alla Madonna composta dalla Serva di Dio Madre Lucia Mangano, L'Addolorata, San Giovanni La Punta 1958.

VEDI ANCHE
FONTANAROSA GENEROSO