É il sacerdote francese, fondatore della Compagnia di San Sulpizio.

1. Cenni biografici e opere
Jean-Jacques Olier de Verneuil nasce a Parigi il 20 settembre 1608 da una nobile famiglia di magistrati. Dopo gli studi di teologia alla Sorbona, sotto la guida spirituale di san Vincenzo de' Paoli, viene ordinato sacerdote il 21 maggio del 1633. Dopo un breve periodo dedicato alle missioni popolari in Alvernia, nel 1641 Olier fonda a Vaugirard un seminario che, nel 1642, quando viene nominato parroco di Saint-Sulpice, si trasferisce in questa sede, prendendo il nome di Compagnia di Saint-Sulpice, i cui membri erano destinati alla formazione dei sacerdoti e alla direzione dei seminari. Olier muore a Parigi il 2 aprile 1657.
Olier fu autore di numerosi scritti spirituali e mistici, tra cui annotiamo:
- Lettres de M. Olier, 2 vol., ed. E. Levesque, de Gigord, Paris, 1935
- Le catéchisme chrétien et la journée chrétienne, ed. F. Amiot, Le Rameau, Paris, 1954
- Introduction à la vie et aux vertus chrétiennes, ed. F. Amiot, Le Rameau, Paris, 1954
- Le traité des Saints-Ordres, comparé aux écrits authentiques de Jean-Jacques Olier († 1657), ed. G. Chaillot, P; Cochois, I. Noye, Procure de la Compagnie de Saint-Sulpice, Paris, 1984
- L’Esprit des cérémonies de la messe, ed. C. Barthe, Le Forum, Perpignan, 2004
- L'Ame cristal. Des Attributs divins en nous , ed. Mariel Mazzocco, Parigi, Editions du Seuil, 2008; trad. it. L'anima cristallina. Le perfezioni divine che sono in noi, a cura di M. Mazzocco, Padova, Edizioni Messaggero Padova, 2010
- De La Création du monde à la Vie divine, ed. M. Mazzocco, Parigi, Editions du Seuil, 2009
- Des anges. Fragrances divines et odeurs suaves, ed. M. Mazzocco, Parigi, Editions du Seuil, 2011
- Tentations diaboliques et Possession divine, ed. M. Mazzocco, Parigi, Champion, 2012.

2. La mariologia di Jan-Jacques Olier
Il fondatore del seminario di San Sulpizio, studia la stretta relazione tra Maria e i sacerdoti, proponendo in tal modo una spiritualità sacerdotale mariana che avrà un'influenza nella formazione dei seminaristi. Benché Maria non abbia ricevuto il carattere sacerdotale, l'analogia tra la funzione del sacerdote e quella di Maria è fondata sul fatto che l'uno e l'altra danno vita a Cristo: «La Santa Vergine è entrata in partecipazione della potenza del Padre eterno per generare il suo Verbo... Il sacerdote è anche lui chiamato ad entrare in partecipazione, con il Padre eterno, della potenza di generare suo Figlio» (Traité des saints Ordres, Parigi 1676, p. 359; 1953, pp. 204-205). Di conseguenza, i sacerdoti hanno «delle ragioni molto stimolanti» per «vivere incessantemente in lei, affinché, essendo resi partecipi di quella divina virtu di Dio Padre che la rende feconda, essi possano assolvere degnamente ad un cosi santo ministero» (Lettres
de M. Olier, t. 2, Parigi 1935, lettera 448, p. 503). Maria è considerata da Olier la fondatrice del seminario; egli crea delle medaglie di Maria con questa iscrizione: «Cum ipsa, et in ipsa, et per ipsam, omnis aedificatio crescit in templum Dei»; compone una preghiera che riassume la sua spiritualità: «O Gesu, che vivi in Maria, nella bellezza delle tue virtù, nell'eminenza dei tuoi poteri, nello splendore delle tue ricchezze eterne e divine, facci partecipare a questa santità che la applica unicamente a Dio; comunicaci lo zelo che Ella ha per la sua Chiesa; infine rivestici di te completamente per non essere per niente in noi, per vivere unicamente nel tuo Spirito come Lei, a gloria di tuo Padre» (minuta pubblicata da L Noye, Sor ia prière «O Jesu vivens in Maria», in «Bulletin du Comité des Études», n. 7, ottobre 1954, pp. 8-17).

Bibliografia
AA.VV., Jean-Jacques Olier : Homme de talent, serviteur de l'Evangile (1608-1657), Paris, Desclée de Brouwer, 2010; DUPUY M., Se laisser à l'Esprit. Itinéraire spirituel de Jean-Jacques Olier, Paris, Cerf, 1982; Jean-Jacques Olier, in The Catholic Encyclopedia, vol. XI, New York, 1911: DE FIORES S., Dal 1650 all'inizio del XX Secolo, in AA. VV., Maria è il suo nome. Itinerario storico-teologico, Città Nuova, Roma 1985, pp.111-158.