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MARIA, DONNA EUCARISTICA


1. Maria “Donna Eucaristica”

La Chiesa, comunità viva che celebra la Cena del Signore, riconosce la Vergine quale Donna Eucaristica, perché la percepisce sia come colei che è intimamente e attivamente associata, con l’intera sua vita, ai misteri del Figlio, sia come la madre che svolge il ministero carismatico di radunare i credenti attorno a lui e sia come il singolare ed eccelso modello nell’amarlo, nell’adorarlo e nel servirlo. Per questo essa non celebra mai l’Eucaristia senza invocare a più riprese la Madre del Signore. Ad ogni messa, infatti, afferma Paolo VI, Maria offre non soltanto il suo consenso già dato all’Incarnazione e alla Croce, ma anche i suoi meriti e la sua potente e gloriosa intercessione materna. Questo ufficio di Maria, non allontana i credenti da Gesù, ma li conduce, piuttosto, ad una più intima comunione con lui, li indirizza, cioè, ad una vita, come fu la sua, veramente centrata su Cristo, Salvatore e Tempio vivo del Nuovo Popolo radunato dallo Spirito. L’esistenza dei discepoli, infatti, è sempre vita secondo lo Spirito, vita in Cristo, e quindi vita secondo il modello di Maria, fedele allo Spirito, associata a Cristo presente nella Chiesa e, in modo speciale, nell’Eucaristia. Giovanni Paolo II, il papa della “Ecclesia de Eucharistia”, nel corso dell’Anno Santo della Redenzione, ha più volte sottolineato come uno dei compiti fondamentali di Maria, proclamata madre degli uomini e della Chiesa ai piedi della Croce da Gesù morente, sia quello di radunare i “dispersi figli di Dio”. Nell’udienza generale dell’11 maggio 1983, il pontefice affermava come la maternità di Maria ha un valore collettivo e universale, per il fatto che, unendosi sul Calvario al Sacrificio del Figlio che mirava alla formazione della Chiesa, il suo cuore condivise fino in fondo la volontà di Cristo di “riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi”, divenendo così la Madre di tutti i credenti. Nell’Angelus del 7 agosto dello stesso anno, il pontefice analizza i significati biblici del raduno dei dispersi, sottolineando come nell’Antico Testamento, il Tempio e Gerusalemme acquistano un rilievo specialissimo come luogo e grembo ove egli li raccoglie e riunisce. Dato, poi, che il Signore aggrega agli ebrei tutti i popoli che si convertono, il Tempio si trasforma in “casa di preghiera per tutti i popoli” e Gerusalemme diviene la Madre universale per cui la sua cinta muraria si configura come un immenso grembo che accoglie innumerevoli figli. Nel Nuovo Testamento, continua il papa, Giovanni identifica i dispersi con tutti i membri della famiglia umana, chiamati a diventare discepoli di Cristo mediante la fede. Essi sono dispersi perché esposti agli assalti multiformi del Maligno, ma radunati, ovunque sulla terra, in virtù della morte redentrice del Salvatore. In tal senso la Vergine, loro nuova madre, si converte anche nella figura della Chiesa-Madre e della Chiesa-Gregge che Cristo, Buon Pastore, conduce, raduna e unifica. Infine, nell’Angelus del 15 gennaio 1984, il papa sottolinea ancora come Maria rimane sempre colei che custodisce maternamente tutti i credenti e li chiama all’unità e al servizio dell’amore.  La Vergine è, dunque, la Donna profondamente legata a tutti i misteri del Figlio, anche a quello eucaristico, ed allo  stesso tempo è la Madre universale e planetaria, il grembo vivo e materno dischiuso nella Chiesa, con la Chiesa, per la Chiesa e a modello della Chiesa, anch’essa vera madre, per tutti coloro che iniziano o rinnovano, nella certezza della fede, l’offerta anche dolorosa della loro vita a Dio.  Essi, che si nutrono del vero Corpo nato dalla Vergine divenuto il “Pane disceso dal cielo”, da lei sorretti e a Lui guidati, sono chiamati a testimoniare tra gli uomini la loro totale appartenenza a Cristo che accoglie, ama e dona la vita in abbondanza.

2. La missione di Maria “Donna Eucaristica”
La missione eucaristica di Maria è, dunque, quella della madre che vuole spingerci tra le braccia di Gesù, nostro fratello e Signore, per farci inondare del suo amore salvifico e della sua vita, perché in lei tutto è riferito a Cristo e tutto dipende da lui. Maria ci aiuta in definitiva a vivere la liturgia eucaristica come la nostra messa sull’altare della nostra stessa offerta. Con Lei vicina, andiamo subito ai piedi della Croce, andiamo subito all’altare, perché nessun altro posto esiste né per Maria, né per noi che quello di essere accanto al Redentore, soprattutto sul Calvario, soprattutto quindi nell’Eucaristia. Accogliendoci dolcemente nel suo grembo come cosa sua, Maria ci guida al Signore, sempre pronto ad offrirsi con noi e per noi al Padre. Questa sua funzione materna, afferma Giovanni Paolo II, è particolarmente avvertita e vissuta dal popolo cristiano proprio nel sacro Convito – celebrazione liturgica del mistero della redenzione –, nel quale si fa presente Cristo, il suo vero corpo nato da Maria Vergine. Ben a ragione la pietà del popolo cristiano ha sempre ravvisato un profondo legame tra la devozione alla Vergine santa e il culto dell’Eucaristia: è, questo, un fatto rilevabile nella liturgia sia occidentale che orientale, nella tradizione delle Famiglie religiose, nella spiritualità dei movimenti contemporanei anche giovanili, nella pastorale dei santuari mariani. Maria guida i fedeli all’Eucaristia. Come i pastori, andando alla grotta trovarono il bambino adorato da Maria, così oggi tutti i fedeli, guidati dalla sua sollecitudine materna, possono ritrovare e adorare nelle infinite chiese del mondo Gesù eucaristico che è e rimane per sempre, il figlio suo amato e glorioso, il frutto benedetto del suo seno immacolato e verginale, il Primogenito di molti fratelli. Alla Vergine Maria, afferma ancora Giovanni Paolo II, guardano i fedeli che ascoltano la Parola proclamata nell’ assemblea, imparando da lei a custodirla e meditarla nel proprio cuore. Con Maria essi imparano a stare ai piedi della croce, per offrire al Padre il sacrificio di Cristo ed unire ad esso l’offerta della propria vita. Con Maria vivono la gioia della risurrezione, facendo proprie le parole del Magnificat che cantano l’inesauribile dono della divina misericordia nell’ inesorabile fluire del tempo: “Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono”. Ad ogni celebrazione liturgica, il popolo pellegrinante si pone sulle orme di Maria, e la sua intercessione materna rende particolarmente intensa ed efficace la preghiera che la Chiesa eleva alla Santissima Trinità. Il modo migliore, perciò, per vivere i misteri di Cristo e, soprattutto, il mistero salvifico della Croce ed il mistero eucaristico, è quello di vivere alla luce della misteriosa maternità di Maria, abbandonandoci tra le stesse braccia che accolsero e offrirono al mondo il Figlio di Dio. Nessuno, infatti, meglio di lei può accompagnare la Chiesa ad andare incontro a Cristo Verbo incarnato e Redentore, perché nessuno meglio e più di lei può dirci: “Figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore, finché non sia formato Cristo in voi”. Questo è il motivo per cui, «la presenza e azione della Madre nei fatti storici della vita del Figlio sono i presupposti per comprendere la presenza e azione di Maria Madre nei misteri (= fatti storici celebrati ) della vita nel Figlio da parte dei «fedeli che, aderendo alla parola di fede e partecipando ‘nello Spirito’ alle celebrazioni liturgiche, incontrano il Salvatore e sono inseriti vitalmente nell’ evento salvifico». Possiamo concludere, quindi, con Bifet che la Madre di Gesù fa diventare realtà il nuovo Cenacolo della Chiesa, dove tutte le vocazioni (laicali, sacerdotali e di vita consacrata) trovano la peculiarità del proprio carisma in Maria, Madre della Chiesa, punto di riferimento della comunione e maternità ecclesiale, dove Cristo è presente in mezzo a tutti i suoi fratelli e sorelle. Questa comunione fraterna, vissuta con Maria, lascia trasparire la visibilità di Cristo in mezzo al mondo e il segno personale e ripresentazione sacramentale di Gesù Cristo Capo e Pastore. In tutte le vocazioni, Maria precede la testimonianza apostolica della Chiesa, e permane nel cuore della Chiesa. Maria abbraccia, con la sua maternità nello Spirito, tutti e ciascuno nella Chiesa, abbraccia anche tutti e ciascuno mediante la Chiesa.

Bibliografia
GRASSO A., Maria di Nazareth. Saggi teologici, Editrice Istina, Siracusa 2011; GIOVANNI PAOLO II, Rosarium Virginis Mariae, Lettera Apostolica del 16 ottobre 2002, in Acta Apostolicae Sedis (AAS) 95 (2003), pp. 5-36, nn. 18-23; ID., Ecclesia de Eucharistia, Lettera Enciclica del 13 aprile 2003, in AAS 95 (2003) pp. 432-475; ID., Discorso nell’udienza generale dell’11 maggio 1983, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, VI/1 (1983), p. 1002; PAOLO VI, Marialis Cultus, Esortazione Apostolica del 2 febbraio 1974, in EV, EDB, Bologna 1980, vol. 5, pp. 13-97; DAMINELLI G., L’esperienza eucaristico-mariana della Chiesa, in Madre di Dio, n. 5, maggio 2004; BIFET J. E., Linee di spiritualità eucaristico–mariana, in AA.VV., Maria e  l’Eucaristia, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 2000, p. 216ss.; SERRA A., Fondamenti biblici e acquisizioni esegetiche nei documenti di Giovanni Paolo II, in Aa. Vv., Il magistero mariano di Giovanni Paolo II. Percorsi e punti salienti, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 2006, pp. 109-134; Biffi I., Maria tipo della Chiesa popolo sacerdotale, in XXI Settimana Mariana Nazionale, Milano, 14-18 giugno 1982; MOONS H. M., Con Maria accanto alla Croce, Lettera ai frati Servi di Maria, Curia Generale, Roma, 9 agosto 1992, in Marianum 55 (1993), n. 1, pp. 341- 356; CASTELLANO CERVERA J., La memoria della Vergine Maria nella celebrazione eucaristica, in AA. VV., Come celebrare Maria, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 1980, pp.  40-53; CROCETTI G., Eucaristia, in DE FIORES S. – FERRARI SCHIEFER V. – PERRELLA S. M. (ed), Mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009, pp. 482-489; DE FIORES S., Maria virgo sacerdos nell’orizzonte del popolo sacerdotale, in Aa. Vv., Maria e il Sacerdozio, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 2010, pp. 139-160.

VEDI ANCHE:
- AVE VERUM
- ECCLESIA DE EUCHARISTIA
- EUCARISTIA

VEDI ANCHE:
 - ARCHETIPO DI FEMMINILITÁ
 - DONNA
 - MARIA, DONNA CHE AMA
 - MARIA, DONNA DI FEDE
 - MARIA, DONNA DI VITA INTERIORE
 - MARIA, DONNA LIBERA
 - MARIA, DONNA RESPONSABILE
 - MARIA, DONNA UMILE
 - MARIA, DONNA POVERA
 - MOVIMENTO FEMMINISTA






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