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MADRE CON LA CHIESA


1. Il Cristo e Maria con la Chiesa

Maria non è soltanto nella Chiesa; ella è con la Chiesa. Per comprendere bene questa affermazione, occorre ricordare che Gesù dichiarò ai suoi apostoli che sarebbe rimasto con la sua Chiesa. Le sue parole più confortanti e incoraggianti sono quelle che terminano il vangelo di san Matteo. In una ultima apparizione il Risorto dà ai suoi la missione d'evangelizzare tutte le nazioni, con l'assicurazione definitiva della sua assistenza continua: «Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Nel momento in cui sta per ritornare al Padre, Gesù afferma che la sua presenza rimarrà, una presenza di ogni momento: rimarrà con i suoi in una solidarietà invisibile; condurrà con essi le loro lotte; li accompagnerà ovunque nelle loro attività apostoliche; condividerà le loro prove; li sosterrà nelle loro difficoltà; subirà quelle persecuzioni di cui saranno vittime, al punto che più tardi dirà a Saulo sulla via di Damasco: «Io sono Gesù che tu perseguiti». Nella formulazione della sua promessa Gesù aveva lasciato capire che era come Dio che sarebbe rimasto ovunque e sempre con i suoi discepoli. «Io sono con voi» riproduce il nome divino «Io sono», nome che Gesù si era attribuito a più riprese nel corso della sua vita pubblica. È in qualità di Dio che stabilisce l'alleanza indissolubile con la sua Chiesa. A che titolo possiamo ammettere che Maria è ugualmente con la Chiesa? Come Madre di Dio è inseparabile da Gesù stesso: se il Salvatore accompagna i suoi discepoli in qualità di Dio fatto uomo, Maria gli è perciò unita. Come Madre degli uomini non potrebbe astenersi dall'essere con la Chiesa in tutto il corso del suo sviluppo. Vediamo Maria con i discepoli nell'assemblea che attende la Pentecoste. Ella partecipa alla preghiera comunitaria che si eleva al cielo in vista della venuta dello Spirito Santo. Anche lei riceve lo Spirito nella Pentecoste e può proclamare una seconda volta le meraviglie di Dio. Questa effusione dello Spirito Santo testimonia che, lungi dal concludersi, il ruolo di Maria nell'opera della salvezza conosce una ripresa e un ulteriore sviluppo e consiste adesso nell'accompagnare la prima espansione e la vita della Chiesa. Maria, che era stata unita al Figlio e lo aveva sostenuto nella sua missione, ora è unita alla Chiesa nascente e a tutti coloro che sono chiamati a diffondere la buona novella, sostenendoli col suo appoggio e col suo incoraggiamento.

2. La compassione di Maria
Il primo teologo bizantino che ha enunciato una dottrina esplicita della compassione di Maria è stato Giovanni il Geometra, vissuto nel X secolo. Egli ha parlato dell'intensa partecipazione di Maria al primo slancio apostolico della Chiesa, sottolineando l'aspetto di solidarietà e di compassione, nel quale discerneva un prolungamento della compassione del Calvario. Egli scrive tra l’altro: «Ciò che vi era di più notevole in lei, era che soffriva di nuovo, come un tempo con suo Figlio, adesso con i suoi predicatori e discepoli e lo faceva anzitutto a causa di suo Figlio, per il quale essi parlavano e soffrivano. Così si comportava già da madre universale, il cui cuore si consumava d'affetto per tutti, non solo per quelli che soffrivano ma più ancora per i loro sicari, la cui situazione era molto più pericolosa, dato che per i discepoli la sofferenza non era un pericolo, ma la salvezza». Questa partecipazione dolorosa di Maria alle vicende della Chiesa, è descritta dal teologo nel modo più vivo e più concreto: «Così ella era incatenata con gl'incatenati, flagellata con i flagellati; ella combatteva con tutti quelli che erano nella lotta e con la sua volontà superava in se stessa i combattimenti di tutti; in queste lotte metteva parole d'incoraggiamento, e come esempio, proponeva ai combattenti la Passione del Maestro per il quale dovevano soffrire». Con queste espressioni incisive, Giovanni il Geometra ha voluto far cogliere la realtà della partecipazione sofferente di Maria alle gravi prove a cui era sottoposta la Chiesa primitiva. Egli ci permette di capire meglio la solidarietà di Maria con la Chiesa attuale. Oggi la Madre di Gesù gode della felicità celeste nella gloria della sua Assunzione. Non deve più percorrere il cammino della croce, come durante la sua vita terrena. Nondimeno l'amore materno che l'animava sulla terra nei riguardi dei discepoli di suo Figlio, non si è spento nel suo stato celeste. Al contrario, esso si dispiega in pienezza e comporta una partecipazione di cuore a tutte le situazioni umane, specialmente le più dolorose. I cristiani riconoscono in Maria il volto più commovente della compassione: con la sua presenza materna ella è il segno della compassione divina per l'umanità. Dio si è rivelato come un Dio compassionevole, misericordioso; nell'Antico Testamento il termine impiegato per esprimere la misericordia divina era quello che designava le viscere materne (rachamim). La paternità divina verso il popolo si manifesta con la compassione, e questa compassione comporta una sfumatura di tenerezza materna. Essere con la Chiesa, per Maria significa partecipare all'esistenza di tutte le membra della Chiesa e di tutti quelli che sono chiamati a entrare nella Chiesa. Siccome questa chiamata è indirizzata a tutti, la tenerezza materna di Maria è aperta a tutti. Non vi è dolore umano che lasci indifferente colei che Cristo ha costituita madre universale. Le più piccole afflizioni, come le prove più tragiche, hanno la loro ripercussione nel suo cuore materno. Nelle loro pene, i cristiani sono confortati dal ricorrere a Maria, ben sapendo di essere accolti, compresi, soccorsi.

3. Comunione con la vita della Chiesa
Essere con la Chiesa, afferma Galot, non è soltanto essere con coloro ché vivono sulla terra, partecipando alle loro difficoltà e compatendo le loro sofferenze; è anche trovarsi a fianco di tutti per aiutarli ad impegnarsi nella vita della Chiesa. Maria possiede tutta la delicatezza dei sentimenti di una madre che accompagna i suoi figli sulla strada della esistenza terrena, ma non perde mai di vista lo scopo ultimo di questa esistenza. Non si limita a prodigare amore e conforto, ma incoraggia ognuno a vivere più sinceramente, più profondamente, una vita di Chiesa, una vita d'unione a Cristo e di carità fraterna, una vita conforme ai precetti del Vangelo. Si può dunque affermare che essendo con ciascuno di noi, Maria è realmente con la Chiesa intera. La sua attenzione alla Chiesa, non toglie nulla all'affetto che testimonia ad ognuno individualmente; con ognuno di noi ella cerca di riprodurre quell'intima comunione che esisteva fra lei e suo Figlio sulla terra. Ella si fa tutta a tutti in pienezza, senza riservare nulla del suo cuore.

4. Maria e la missione sociale della Chiesa
Essendo con la Chiesa e per la Chiesa, Maria cerca di orientarci a concentrare di più i nostri sforzi sul grande problema della storia del mondo, quello della propagazione della buona novella, dell'accoglienza di Cristo, della conversione di ciascuno e di tutti, dell’instaurazione della civiltà dell’amore e della pace cristiana. Questa è la missione della Chiesa, missione antica e sempre nuova, che richiede rinnovati e incessanti sforzi. La Chiesa deve percorrere ancora le vie del mondo e sempre rinnovarsi, per raggiungere nel suo spirituale e apostolico sviluppo la piena misura di fede e di carità che, attraverso l’annuncio del Vangelo a tutte le genti, trasforma e rinnova l’umanità. Maria, come vedremo a breve, è in cammino con questa Chiesa, anzi c'invita a camminare mano con mano con Lei, precedendoci come Stella della nuova evangelizzazione del mondo. Sull'esempio del discepolo prediletto, tutti i cristiani, operatori di pace nel mondo, sono invitati a «prendere Maria con sé», ossia a stringere con lei i contatti pýù intimý per il compimento della loro missione. Il ruolo materno di Maria non è dedicato esclusivamente allo sviluppo dell'attività apostolica; esso concerne tutti gli aspetti dell'esistenza umana e cristiana, ma si esercita in modo particolare nella promozione di tutte le forme di apostolato. L'esperienza secolare della Chiesa, testimonia la fecondità dell'attività apostolica che si svolge espressamente col concorso di Maria. Così si può constatare fino a che punto Maria lavori per la Chiesa. Questa fecondità si spiega col fatto che sollecitando in modo speciale l'azione di Maria, l'apostolato si situa nel prolungamento dell'avvenimento che ha inaugurato l'opera della salvezza: la venuta del Salvatore in questo mondo che è stata acquisita grazie al concorso di Maria con lo Spirito Santo. La fecondità meravigliosa che ha seguito l'impegno della Vergine di Nazaret nell'Annunciazione tende a ripetersi nel corso della storia della Chiesa. Lo Spirito Santo si compiace a compiere meraviglie dove Maria è invocata, chiamata in aiuto nell'opera apostolica.  Per questo Maria è riconosciuta, come la stella della nuova evangelizzazione della Chiesa.

Bibliografia
GALOT J., Chi sei tu, o Cristo?, Firenze (LEF) 1984 (3A ed.); ID., La plus ancienne affirmation de la Corédemption mariale, in Recherches de Science Religieuse 45 (1957) 205ss.; ID., Il volto del Padre e la vita cristiana, in Civiltà Cattolica 135 (1984) III, 116ss.; CANOPI A. M., ….E c’era la Madre di Gesù. Spunti di meditazioni bibliche, Edizioni Paoline, Roma 1987; MARTINI C. M., Maria soffre ancora, Gribaudi, Milano 1997; MUSUMECI O., L’arcano linguaggio di quelle lacrime. Considerazioni sulla Madonna delle Lacrime, Siracusa 1963; BOFF C., Mariologia sociale, Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, Roma 1999; Idem, Mariologia sociale nei documenti del Magistero, in AA. VV., Maria e l’impegno sociale dei cristiani, AMI, Roma 2003, pp. 137 – 168; PAOLO VI, Evangelii nuntiandi, esortazione apostolica del  8 dicembre 1975, in EV, EDB, Bologna 1980, vol. 5, nn.1588 – 1716; GIGLIONI G., La nuova evangelizzazione di fronte a Maria, in AA. VV., Il posto di Maria nella nuova evangelizzazione, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 1992, pp. 7 – 34; SERRA A., Dimensioni mariane del mistero pasquale, Paoline, Milano 1985.

VEDI ANCHE:
 - CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
 - COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
 - MADRE DELLA CHIESA
 - MADRE NELLA CHIESA 
 - MADRE PER LA CHIESA
 - MAGISTERO DELLA CHIESA
 - MARIA E LA CHIESA
 - MARIA, MEMORIA DELLA CHIESA
 - PROTOTIPO DELLA CHIESA






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