La veggente è Caterina Labouré, novizia delle figlie della carità di San Vincenzo De’ Paoli, nel convento di Rue du Bac a Parigi. Le apparizioni avvennero tra il luglio e il dicembre del 1830.

1. Prima apparizione – notte tra il 18 e il 19 luglio
Verso le 23:30 del 18 luglio, Caterina si sentì ripetutamente chiamare. Svegliatasi di soprassalto, vede ai piedi del letto il suo Angelo Custode sotto forma di un luminoso bambino che la invita a recarsi in cappella, dove c’era la Madonna ad aspettarla. La novizia si veste in fretta e segue l’angelo che la precede. Nella cappella, vede la SS. Vergine avanzare dal suo lato destra e andarsi a sedere poi sulla poltroncina, da cui il direttore e confessore P. Aladel, soleva tenere le sue istruzioni alle novizie. Dopo qualche momento di esitazione, Caterina va ad inginocchiarsi accanto alla Madonna e posa confidenzialmente le braccia sul suo grembo. Ha così inizio un colloquio durato oltre due ore, in cui la Vergine preannuncia eventi futuri dolorosi per la Francia e l’avvenire della stessa Congregazione. Prima di scomparire, l’apparizione dice a Caterina che sarebbe ritornata, perché aveva da affidarle una missione.

2. Seconda apparizione – 27 novembre
Il 27 novembre, sempre nella stessa cappella, mentre Caterina è intenta alla meditazione pomeridiana delle 17:30, rivede vicino all’altare la Madonna con una veste bianca, un manto azzurro, un velo sul capo. Porta tra le mani un piccolo globo che offre a Dio con gli occhi rivolti al cielo e con atteggiamento materno. Sente una voce che le dice: “Questo globo simboleggia il mondo intero ed ogni anima in particolare!”. Ad un tratto il globo scompare, la Vergine distende le braccia e dalle dita delle sue mani, piene di preziosi anelli, si sprigionano raggi luminosi che discendono verso l’emisfero su cui poggia i piedi schiacciando la testa del serpente infernale. Si forma quindi, attorno all’apparizione una cornice ovale su cui appaiono impresse a caratteri d'oro le parole: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo!”. Poi il quadro sembra girarsi, la figura della Madonna svanisce ed appaiono i segni di una grande M, sormontata da una croce, due cuori sotto di essa e, tutte intorno, dodici stelle splendenti. Caterina sente allora nuovamente una voce che le dice: “Fa' coniare una medaglia su questo modello. Le persone che la porteranno al collo con fiducia, riceveranno grandi grazie!”.

3. Terza apparizione –giorno imprecisato di dicembre
La terza ed ultima apparizione avvenne, sempre alle 17:30, in un giorno non precisato del mese di dicembre. Riappare il segno della Medaglia e Caterina sente la voce che dice: “Questi raggi sono il simbolo delle grazie che la Santa Vergine ottiene a coloro che gliele chiedono”. La voce, quindi, conferma che questa è l’ultima apparizione.

4. Approvazione della Medaglia
La medaglia, che venne coniata nel 1832 dietro autorizzazione di Mons. De Quélen Arcivescovo di Parigi, si diffuse rapidamente e fu denominata dal popolo stesso “Medaglia Miracolosa”, per il gran numero di grazie spirituali e materiali ottenute per intercessione di Maria e per il suo spirituale e teologico simbolismo, al di là della superstizione.

Bibliografia
GRASSO A., Perché appare la Madonna? Per capire le apparizioni mariane, Editrice Ancilla, Conegliano 2012, pp. 65-68; BERNET A., Vita nascosta di Caterina Labouré. La straordinaria storia della Medaglia Miracolosa, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; CASILLO P., Le grandi apparizioni nella storia. Dodici apparizioni della Madonna dal 1830 al 1879, Edizioni Segno, Udine 1992; MASIERO G., La Medaglia Miracolosa. Un atto d’amore dell’Immacolata, ENMI Editrice, Roma 1993, 31-39; GUITTON J., La Vergine a Rue du Bac, La medaglia miracolosa al di là della superstizione, Edizioni Paoline, Catania 1976, 40-45; STANZIONE M., Caterina Laoburé e la Medaglia Miracolosa di Maria, Gribaudi, Milano 2014; TARONI M., Santa Caterina Labouré e la Medaglia Miracolosa, Elledici, Leumann 2012; AA. VV., La Medaglia Miracolosa, Edizioni Segno, Udine 2010