Nato a Ri, in Normandia, abbracciò lo stato ecclesia­stico e fu uno dei più illustri discepoli del Card. de Bérulle. Nel 1641 fondò l'Ordine di Nostra Signora della Carità, e nel 1643 la « Congregazione di Gesù e Maria ». Morì nel 1680. Fu beatificato da S. Pio X nel 1909 e canonizzato da Pio XI nel 1925. Egli è il Padre, il Dottore, l'Apostolo della devozione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria. La sua dottrina Mariana, sulla linea Bérulliana, si trova in due sue opere: La Vie et le Royaume de Jesus dans les àmes chrétiennes (« Oeuvres complètes », Vannes, Lafolye, 1905) e Le Coeur admirable de la très sacrée Mère de Dieu ou la dévotion au très saint Coeur de la Bienheureuse Vierge Marie (Ibid., 1908). Anch'Egli insiste molto, come il de Bérulle, sull'unione indissolubile esi­stente tra Gesù e Maria. Essi sono così intimamente uniti che « chi vede Gesù vede Maria, chi ama Gesù ama Maria, chi ha devozione a Gesù ha devozione a Maria ». « Noi – scriveva - non dobbiamo separare ciò che Dio ha unito così perfettamente ». Da questo principio fondamentale, Egli ne deduce che « Gesù e Maria sono i due primi fondamenti della religione cristiana, le due sorgenti vive di tutte le nostre benedizioni, i due soggetti della nostra devozione e i due oggetti che noi dobbiamo tener presenti e rimirare in tutte le nostre azioni ». Ne de­duce, inoltre, che « noi dobbiamo continuare le virtù e nutrire in noi i sentimenti di amore, di pietà e di devozione che ha avuto Gesù verso la sua Beata Madre; orbene, Egli l'ha amata perfettissimamente » (La vie et le Royaume_t III P., XI).

Bibliografia
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